Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Omaniti, spese pazze

Fonte: L'Unione Sarda
18 luglio 2012

Nei 17 giorni di vacanze cagliaritane uscite per oltre tre milioni
 

Le due grandi navi hanno lasciato il porto
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Ritorno in Oman, vacanze terminate. Le due grandi navi del sultanato, più leggere sotto il profilo del cash , hanno lasciato ieri mattina il porto di via Roma, 48 ore dopo gli aerei di Stato. Uno dei quali, il 747 con l'effigie dell'Oman, aveva accolto a bordo domenica mattina il sultano Qaboos bin Said bin Said. Una partenza, quella degli oltre mille omaniti - gran parte del personale di Stato - che non avrà fatto piacere a commercianti e albergatori della città, stremati da una stagione in rosso ma eternamente grati (almeno quelli della Marina e dintorni) per la grande generosità dei nuovi turisti mediorientali.
NON SOLO SHOPPING Circolano cifre straordinarie, su quanto i rappresentanti del governo ma anche i manager e gli uomini del personale del sultano, avrebbero speso a Cagliari in questi venti giorni di vacanze, fra shopping e varie : non è ufficiale, perché un conteggio esatto sarebbe impossibile, ma secondo una stima abbastanza affidabile circa 3 milioni 200 mila euro sarebbero rimasti in città e nell'hinterland. Con un dettaglio, non meno straordinario: il sultano avrebbe regalato ai suoi dipendenti un milione di euro, con l'imperativo categorico di spendere tutto in questa vacanza.
LA PARTENZA L'entourage del sultano, ambasciatore compreso, ha atteso che il presidente dell'Autorità portuale, Piergiorgio Massidda, arrivasse sottobordo prima di dare il saluto alla città con un paio di brani musicali, uno dei quali composto in questi giorni e dedicato proprio alla vacanza cagliaritana. Alle 8.30 ha levato le ancore la Al Salamah, il cargo da 133 metri utilizzato per i grandi trasporti, mentre mezz'ora dopo è partito il panfilo Al Said, 155 metri, un “mostro” di lusso e tecnologia che fa impallidire anche i grandi yacht più fotografati a Porto Cervo in questi giorni. Non tutti gli omaniti hanno lasciato Cagliari: in città resta una ventina di persone, staff di alto livello, che sta chiudendo alcune pratiche (noleggio, hotel) prima di prendere il volo per Masqat, la capitale.
IL BILANCIO Un solo accordo, legato alla presenza del sultano a Cagliari: quello di interscambi commerciali fra gli scali omaniti e il nostro porto, con le firme sull'intesa che saranno apposte ai primi di novembre a Masqat. Sulle note del concerto di Bonaria, resta quel fiume di soldi che uomini e donne «delle navi» hanno speso fra boutique, ristoranti, negozi di generi alimentari, souvenir e divertimenti, con tavoli imbanditi nei locali del litorale. Alcuni alberghi, rimasti vuoti nonostante la prenotazione omanita, hanno comunque incassato. Arrivederci, il più presto possibile, da tutti quelli che da questo passaggio hanno guadagnato bene.
Enrico Pilia