Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tradizioni a confronto e grandi stelle del piano

Fonte: La Nuova Sardegna
17 aprile 2008

Cultura e Spettacoli

In arrivo anche la Staatskapelle di Dresda

Tradizioni a confronto e grandi stelle del piano




GABRIELE BALLOI

Se il 1º maggio vedrà il Santo martire e guerriero fare, per la 352esima volta, la sua comparsa nel capoluogo sardo, dal canto suo la città invisibile dell’opera russa diverrà visibile, per la prima volta a Cagliari, nel nuovo allestimento che il Lirico realizza in coproduzione col Bolshoi di Mosca, messo a punto dalla genialità del regista Nekrosius e l’autorevole direzione d’orchestra di Alexander Vedernikov. Una scelta senz’altro ideale, che mette affianco alla religiosità e al folclore della Sardegna quelli della Russia più autentica e suggestiva. Un modo originale per riflettere su due diversi bacini culturali, confrontare immagini e tradizioni che hanno entrambe radici antiche ma distanti per carattere e atmosfere, il Mediterraneo da un lato e l’Est-Europa dall’altro. Così come è originale l’approccio con il melodramma nelle «Parafrasi operistiche» di Liszt, che andrà ad eseguire un grandissimo del pianoforte, Michel Dalberto (il 25). In effetti, il Lirico sta continuando ad ospitare molti fra i più illustri pianisti a livello mondiale. Dopo Pollini, Ciccolini, la Argerich, la Zilberstein, Sokolov e altri ancora, sarà la volta pure della mitica Maria João Pires, pianista portoghese, interprete superba e raffinata, stimata e acclamata nel panorama internazionale da pubblico e critica. Potrà essere poi interessante e sfiziosa anche l’opportunità di ascoltare, fra uno Chopin ed un Ravel, l’esibizione di Giovanni Allevi, questo fenomeno emergente, o quasi oramai affermato, che conquista le folle e buona parte della critica, per il suo stile compositivo, la sua vena melodica giocata fra vecchio e nuovo, classico e moderno, pop e jazz. Nell’ottavo Festival Sant’Efisio non mancano due bacchette d’eccezione: Lorin Maazel che dirigerà la Filarmonica della Scala nella «Settima Sinfonia» di Beethoven e nella «Quarta» di Ciajkovskij (fra i suoi cavalli di battaglia), e il bravissimo direttore coreano Myung-Whun Chung che dirigerà Lars Vogt nel «Primo Concerto per pianoforte e orchestra» di Brahms e la «Quinta» di Beethoven, con la Sächsische Staatskapelle Dresden, una delle più importanti orchestre al mondo, la stessa di cui era direttore il compianto Giuseppe Sinopoli al momento della morte nel 2001.