Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ridere senza vergogna

Fonte: L'Unione Sarda
17 luglio 2012

Spettacolo teatrale e un incontro organizzati dall'associazione Lps Sardegna onlus
 

Una serata dedicata alle persone affette da labiopalatoschisi
Tre storie di paura ma anche di coraggio, raccontate ai bambini ma anche ai grandi per sensibilizzare le persone affette da labiopalatoschisi (volgarmente e offensivamente nota come “labbro leporino”) ma anche, e soprattutto, l'opinione pubblica. È la serata di Mi ci scappa s'arrisu , andata in scena sabato scorso alle 21 nel cortile dell'Exmà. Sul palco naturale, la cantante (ma anche musicista e rumorista) Rossella Faa e l'attrice (ma anche scrittrice dei testi) Laura Costa, registe e protagoniste di Dentro al buio. Spettacolo comico-poetico per bambini dai 4 ai 100 anni .
Attraverso l'arte della narrazione, del canto e del mimo hanno dato voce e corpo a ragni distruttori, mostri fifoni e parenti zombie: in comune, tutti e tre, la diversità dell'ignoto che porta allo spavento prima e alla curiosità poi, in una climax crescente che raggiunge infine, spontaneamente, l'accettazione dell'altro. È la stessa parabola che l'associazione “Lps Sardegna onlus”, fondata da alcuni genitori nel '96 e organizzatrice della serata, augura possa avvenire ai propri soci. «Ovunque nella letteratura sono disseminati personaggi affetti da tale patologia e non c'è un solo racconto o romanzo in cui non vengano descritti come esseri spregevoli, malvagi o, nel migliore dei casi, poveretti - ha esordito il presidente Nicola Melis (anche lui affetto da schisi) subito dopo i saluti dell'assessore alla Cultura Enrica Puggioni - ecco perché abbiamo voluto portare sul piazzale tanti bambini con la patologia labiale e/o palatale: perché sono bellissimi e per raccontare che si può guarire».
Nonostante le interminabili trafile terapeutiche cui sono costretti sia in Sardegna che nel resto d'Italia. Se n'è parlato, nel pomeriggio di sabato, durante le riunioni fra simpatizzanti e Direttivo dell'associazione, proprio per affrontare i problemi legati all'assenza, in tutta l'Isola, di una struttura clinica accreditata per il trattamento chirurgico della labiopalatoschisi.
Michela Seu