Porto
LA VISITA Il Creso omanita ha lasciato la città a bordo del suo Boeing 747 privato dopo cinque giorni di “vacanza” sullo yacht Al Said. I suoi uomini hanno fatto acquisti per oltre un milione
Lui è ripartito, il suo seguito di 1000 persone resta ancora per qualche giorno, a bordo dei due yacht (di 154 metri) ormeggiati al molo Ichnusa. E finora sono loro, gli uomini del sultano dell’Oman, ad aver lasciato il segno in città: è ancora presto per un bilancio, ma i primi dati ufficiosi parlano di acquisti nei negozi per una cifra che si aggira intorno al milione di euro. Sui Boeing decollati ieri e nella stiva della nave sono finiti prodotti locali e abiti firmati, rigorosamente italiani, che l’equipaggio e l’entourage del principe arabo hanno comprato nelle boutique e nei negozi del centro. Il gigantesco aereo privato di Qaaboos Bin Said al Said, settantenne tra gli uomini più ricchi del mondo, è decollato ieri mattina intorno alle 8,30, dopo cinque giorni trascorsi nel suo panfilo. Difficile sapere se è sceso dall’im - barcazione e se ha incontrato qualcuno. Certo è che rimane deluso chi si aspettava una visita in stile Bari 2008 o Palermo: in Puglia e Sicilia il capo di Stato omanita aveva lasciato una paccata di milioni per i poveri delle città e Orologi d’oro per i notabili delle città. A Cagliari niente di tutto questo. Non sono stati neanche tanti quanti ci si attendeva i curiosi che si sono avvicinati alle banchine del versante orientale del porto. Qualche centinaio di spettatori ha assistito al concerto della banda reale, giovedì sera. E allora resta aperta la domanda: cosa è venuto a fare in città il sultano? Venerdì sera si sono seduti alla sua tavola, senza incontrarlo, il sindaco Massimo Zedda e il presidente dell’autori - tà portuale Piergiorgio Massidda. Quest ’ultimo si è limitato a dire che si è trattato di una vacanza e nulla più. Anche se non ha mai nascosto la sua speranza di chiudere qualche buon affare con i responsabili del porto omanita, magari intercettando i milioni di teu (container) gestiti dall’ara - bo, che finora hanno come destinazione Gioia Tauro. E risollevare così un porto canale che non ha mai spiccato il volo. «Una visita proficua per la città», spiega Massidda, «ma non solo: ci sono state diverse visite ed escursioni anche nel Sulcis e nel Medio Campidano. Una visita molto gradita dagli ospiti: sono rimasti molto soddisfatti dall’accoglienza » . Gli uomini di fiducia dell’emiro hanno anche fatto una puntata al Forte Village di Santa Margherita: possibile che a concludere l’affare, in questa visita, sia la proprietaria, l’ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. O qualche imprenditore a Villaismius, che nei giorni scorsi ha ricevuto la visita degli emissari arabi. Per ora si fregano le mani i commercianti: qualcuno di loro magari ha rimpianto di aver messo la merce in saldo.