Rifiuti, il Comune deve sette milioni e mezzo per gli obiettivi non raggiunti nella raccolta
CAGLIARI Vecchie multe da pagare anche per gli obiettivi non raggiunti sulla raccolta differenziata: poco meno di 7,4 milioni di euro secondo quanto è emerso ieri mattina nella commissione Programmazione. Che cosa fare? Se ne è parlato davanti all'assessore al Bilancio Gabor Pinna. L'indirizzo della commissione, espresso con una raccomandazione, è molto chiaro: saldare il debito. «Non si può più aspettare- spiega il presidente Claudio Cugusi - la Regione due anni fa era stata molto chiara: non è materia su cui si possono portare avanti trattative». Lo stesso Pinna ha letto ai consiglieri una lettera inviata dall'assessore all'ambiente Giorgio Oppi, prima del via all'era Zedda, che non offriva grandi margini di contrattazioni. Le ragioni del «meglio pagare subito» sono tre. Primo, c'è il serio pericolo di soccombere in giudizio se la questione dovesse ancora andare avanti in tribunale. Secondo, il debito nel frattempo rischia di continuare a crescere a causa degli interessi che si accumulano. Terzo, il Comune, con quella zavorra, potrebbe non riuscire ad accedere alle premialità previste dalla Regione in caso di miglioramento delle quote di differenziata conferite. La somma più consistente del debito è legata alla maxi-multa imposta dalla Regione, oltre 4 milioni di penalità, per non aver rispettato le regole della differenziata. Erano i tempi della giunta Soru in viale Trento e dell'esecutivo Floris in via Roma: una situazione politicamente ribaltata rispetto a quella attuale. Il Comune allora contestava il fatto che i calcoli della Regione non avessero tenuto conto del fatto che su Cagliari si riversasse anche la spazzatura dei comuni dell'hinterland. O meglio di chi, residente di un Comune che aveva avviato differenziata o porta a porta, preferiva risolvere il problema scaricando l'immondezza nei cassonetti cagliaritani dell'indifferenziata. O peggio, a bordo strada. Contestazioni che però non hanno cambiato la situazione visto che nel frattempo sono arrivate le ingiunzioni di pagamento del Tecnocasic. Ora, e torniamo al 2012 e alla commissione di ieri, è sorta l'esigenza di fare chiarezza. Lo stesso Pinna ha deciso di vincolare 30 milioni dell'avanzo di bilancio proprio per situazioni come quella legata alla differenziata. Come dire, tra il vedere e il non vedere è più prudente non farsi trovare impreparati. Stefano Ambu