POETTO. Sono iniziati i lavori di bonifica previsti dal secondo lotto
Spiaggia inaccessibile dalla Sesta al Marino
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In acqua l'unico segno di vita sono le barche a vela che possono navigare a pochi metri dalla riva. La spiaggia è deserta, i baretti sprangati con le sedie ammassate. I bus caricano e scaricano persone ma solo fino alla fermata dello stabilimento dell'Aeronautica militare e dopo quella del rudere del vecchio ospedale Marino. Se non ci fossero 35 gradi all'ombra sembrerebbe il paesaggio del Poetto d'inverno. Invece siamo in pieno luglio, solo che dalla Sesta alla Ottava fermata la spiaggia è chiusa per la pulizia dell'amianto.
IL SECONDO LOTTO La recinzione che fino a domenica scorsa isolava la Quarta e la Quinta fermata, da martedì circonda l'accesso del tratto di spiaggia successivo. Sulla rete metallica sono affissi gli stessi inquietanti cartelli con la scritta “Pericolo amianto. Accesso consentito solo alle persone autorizzate”, che fino a qualche giorno fa mettevano timore a turisti e cagliaritani che sceglievano di andare al mare nel tratto di spiaggia libera dopo Il Lido. Ora fanno meno paura. Dopo che l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (Arpas) ha assicurato che l'eternit presente nella sabbia non ha rilasciato le microscopiche fibre cancerogene, ci si aspetta un risultato simile anche in questo secondo lotto e nel successivo.
I LAVORI Per saperlo, anche in questo caso, bisogna attendere i risultati delle analisi dell'Arpas sui carotaggi, i prelievi effettuati sulla sabbia dagli operai della S.e.Trand. «Sono iniziati giovedì», spiega l'assessore comunale ai Servizi tecnologici Pierluigi Leo. Nella parte dove c'è vegetazione, vicino alla strada, è necessario effettuare la rimozione manuale, mentre più avanti, verso la riva, «si può utilizzare la rastrelliera meccanica, come abbiamo fatto anche alla Quarta e Quinta fermata», ricorda Leo. La fine delle operazione è prevista, salvo imprevisti, per mercoledì o giovedì prossimo. «Allora faremo la conferenza di servizi con gli altri enti competenti (Provincia, Arpas, Asl e Regione) e procederemo a ripulire l'ultimo lotto», specifica l'assessore.
TEMPI E SCELTE È stato proprio il Comune a proporre durante le precedenti conferenze di servizi di dividere i lavori in tre lotti, «per assicurare la fruibilità di almeno due parti di spiaggia». Per ogni lotto i lavori dovrebbero durare circa dieci giorni, di cui i primi due o tre utilizzati per la sola cantierabilità dell'area, cioè per la rimozione di ombrelloni e sedie dall'arenile e per il posizionamento dei recinti metallici sulla strada e di quelli in plastica vicino alla riva. Si procederà così anche nel terzo lotto, dall'ospedale Marino sino al confine con il litorale di Quartu. Sperando che le analisi dell'Arpas siano sempre negative. E che finalmente il Poetto si liberi una volta per tutte dall'incubo amianto.
Mario Gottardi