L'opinione
di Enrico Pilia
Il sultano Said bin Said si trova bene da queste parti. E sa dimostrarlo. Il suo entourage ha regalato ieri sera un concerto in uno dei punti più amati dai cagliaritani, il sagrato della basilica di Bonaria. Il fiume di persone che arriva dall'Al Said, il panfilo da 155 metri da due settimane in porto, si riversa nei locali della Marina ma non solo, perché lo shopping selvaggio delle signore omanite ha toccato anche i centri dell'hinterland. I passeggeri dei jet privati in arrivo o in partenza per l'Oman si rivolgono ai nostri ristoranti per il catering. Un'improvvisa ondata di benessere per il derelitto commercio della Marina. E questa sera, se le indiscrezioni troveranno conferma, potrebbe esserci il primo incontro ristretto a una decina di persone, dove un tema caldissimo come quello degli investimenti potrebbe trovare spazio. Ufficialmente il sultano dell'Oman è a Cagliari per un breve periodo di vacanza, ma il suo ritorno in Sardegna - dove l'emiro del Qatar ha appena investito circa 600 milioni di euro - potrebbe nascondere la tentazione di acquisire qualcosa di importante. Hotel, terreni, magari puntando sul calcio, di tendenza nei paesi arabi.