Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Licenziamenti, Fadda ai sindacati: «Scelte obbligate»

Fonte: L'Unione Sarda
20 ottobre 2008

Porto canale. La replica


La Filt-Cgil denuncia il licenziamento-beffa di 25 dipendenti al Porto canale, accusa di insensibilità l'Autorità portuale e annuncia lo sciopero generale.
Il presidente dell'Authority, Paolo Fadda, replica, senza polemiche, limitandosi - sottolinea - a riportare i fatti : «Ci siamo impegnati al massimo per evitare di lasciare le persone senza lavoro», premette. E chiarisce la vicenda: «La Clp è un'azienda che ha vinto una gara pubblica e ha in privativa (una sorta di esclusiva) tutto il lavoro portuale che riguarda la movimentazione in banchina. La norma, richiamata nel bando di gara, la obbliga a dimensionare il livello occupativo al traffico in porto. Tant'è», spiega Fadda, «che la società deve lavorare spesso con lavoratori interinali. Quando ho assunto la presidenza dell'Autorità portuale», prosegue Fadda, «abbiamo approfondito il problema ed è emerso che la Clp è stata surrettiziamente sovradimensionata senza curarsi delle dimensioni dell'attività portuale, che non avrebbe consentito l'aumento del personale. Tutto ciò è emerso in modo pesante quando è andato in crisi il porto canale, tanto che la gestione della Compagnia lavoratori portuali era ad un passo dalla consegna dei libri in tribunale. Sono stati loro stessi», precisa il numero uno dell'Authority, «a dire che non c e la facevano più ed a dimensionarsi: erano in 114 e, secondo i calcoli, sarebbero dovuti arrivare a 67 licenziando, quindi 47 persone. Chiarisco», aggiunge Fadda, «che sarei io il responsabile di danno erariale nei confronti dello Stato se il numero di dipendenti non fosse congruo. Siccome so che cosa significa mandare a casa 47 persone per la nostra economia, per evitare traumi all'inizio del 2008 ho chiesto al governo di poter attuare una procedura di ridimensionamento più lenta per vedere se si riusciva a far ripartire il traffico, visto che ci stavamo impegnando in questa direzione. È stato allora che il governo ci ha consentito di metterne in mobilità solo 20 (anche se nella lettera alla Clp firmata da Fadda si parla di 10+15, ndr). «Ovviamente», insiste Fadda, «mi auguro che entro la fine dell'anno l'attività cresca e ci consenta di fermarci a questi numeri. Peraltro, qualcuno di loro potrebbe essere assorbito da altre società del porto. Tutto questo», conclude il presidente dell'Autorità portuale, «è avvenuto in modo formale con riunioni, trattative ministeriali, con i sindacati, con la Sfirs. Aggiungo che la mia porta è sempre aperta e francamente non capisco l'atteggiamento del sindacato».

20/10/2008