10/07/2012 21:33
Primo piano
Cagliari, nel portare avanti la lotta alle discariche abusive, si appresta ad avviare la raccolta dei rifiuti in modo efficiente e puntuale.
” Rispetto alle idee della precedente amministrazione comunale che voleva dislocare gli ecocentri su un unico territorio, nell’area della circoscrizione 3 di Mulinu Becciu innescando comprensibili polemiche, il Comune di Cagliari ha oggi una idea ben diversa: pensa a sei ecocentri da realizzare in varie zone della città”.
Lo afferma Fabrizio Marcello, Presidente della Commissione ai Servizi tecnologici del Comune di Cagliari che spegne subito possibili allarmismi: “i moderni ecocentri che realizzeremo non sporcano, non inquinano e sono inodore, perché concepiti in vaste aree anche alberate e dotate di contenitori ermetici, in previsione di una celere lavorazione e trattamento dei rifiuti”.
Così, questa mattina, per verificare di persona l’efficienza di un ecocentro moderno e curare nel dettaglio il progetto per realizzare i sei ecocentri in città, la Commissione ai Servizi Tecnologici si è recata a Quartu e ha visitato il moderno Ecocentro sulla statale 554. Durante il sopralluogo è emerso che l’Ecocentro di Quartu, creato da personale isolano, è pulitissimo e al suo interno – raccontano i commissari del Comune di Cagliari – tutto è ordinato e l’aria che si respira è priva di cattivi odori”.
L’Ecocentro sulla statale 554 sorge in una posizione strategica tra i comuni di Sinnai, Maracalagonis, Cagliari, Quartu e Flumini ed è ben presente nelle idee dell’Assessore ai Servizi Tecnologici Pierluigi Leo, presente al sopralluogo. Durante l’incontro è stato spiegato che ogni giorno sono circa 120 gli utenti che raggiungono con la propria auto la struttura di Quartu, per conferire una miriade di rifiuti negli appositi box: sono presenti tutte le frazioni di rifiuti domestici come secco e umido, carta e cartone, vetro e lattine.
“Il 45% dei rifiuti – ha raccontato il referente dell’ecocentro, Virgilio Vardeu che faceva da cicerone nell’illustrare l’impianto – sono rifiuti vegetali e consentono la realizzazione del compost. Tra questi rientrano sfalci erbosi e resti di legname ma la struttura ecologica accoglie anche rifiuti ferrosi o inquinanti, come le batterie d’auto, pneumatici e inerti, ad esempio materiali edili derivati da piccoli lavori domestici che i cittadini, in modo gratuito, possono conferire negli appositi contenitori”. “Si evita così il rischio di inquinare il territorio – ha raccontato Fabrizio Marcello – grazie all’attività dell’Ecocentro in materia di raccolta e lavorazione dei rifiuti e soprattutto la sua utilità”.
La Commissione, al termine del sopralluogo, ha anche discusso sulle aree che potrebbero accogliere gli ecocentri a Cagliari: si sta pensando alla zona dell’Inceneritore sulla 554, che potrebbe accogliere sia l’Ecocentro che la stazione di travaso. Per il secondo ecocentro si sta valutando l’idea di collocarlo nel tratto terminale di via San Paolo, nei pressi della Città Mercato; il terzo in un’area da individuare nel quartiere Sant’Elia e il quarto nel territorio di Pirri.
Il Presidente Fabrizio Marcello ha espresso a nome della Commissione “un plauso alla Società Devizia e al Comune di Quartu per l’efficienza del modello di ecocentro adottato e che potrebbe essere esportato a Cagliari, creando posti di lavoro sul territorio, valutando di impiegare i residenti in quel territorio. Ne gioverebbe la pulizia dell’ambiente e un maggior controllo del territorio da parte di quanti vi risedono”. Nella foto il presidente Fabrizio Marcello.