La paradossale situazione dell’area e delle strutture dell’ex mercato all’ingrosso dell’ortofrutta, inutilizzate da tre anni
DEGRADO»LA CITTÀ DIMENTICATA
PAOLO CASU Usiamo parte della superficie disponibile per farne una zona attrezzata per i camper: un turismo sempre più diffuso
di Roberto Paracchini w
CAGLIARI L’argomento parla di un’area cittadina di ottomila metri quadrati, dove sino al 2009 c’era il mercato all’ingrosso dell’ortofrutta in viale Monastir: da allora quasi del tutto abbandonata. Un tempo si era parlato di housing sociale, di una forma di edilizia residenziale pubblica in grado di “sposare” esigenze abitative normali (lontani dai prezzi dell’edilizia residenziale solo privata) e interessi immobiliari. «Ma non se n’è fatto niente - sottolinea Marisa Depau, consigliera comunale Sel - questa volta, però, la responsabilità non è del Comune, ma della Regione. Ci sarebbero dovuti essere una serie di finanziamenti di supporto da parte di Area (l’ex Iacp), ma questi non ci sono stati. Noi, come amministrazione municipale possiamo verificare forme di intervento misto coi privati. Ma in questo settore si muove molto poco». Eppure si tratta di un’area situata in un punto strategico della città. Per il momento esiste una mozione, a firma di Paolo Casu (gruppo misto, consigliere eletto nei quattro mori ma auto sospesosi dal Psd’az), che propone di farne, in parte, una zona attrezzata per i camper. E questo sarebbe possibile anche «grazie a un area già pronta - spiega - con allacci idrici, fognari e elettrici, con una piazzola e con un ritorno turistico non irrilevante, anche se si pensasse a un servizio di bus navetta, con capolinea nella stessa struttura, che portasse questi “turisti” nei locali e nei negozi cagliaritani». In sardegna nel periodo estivo, circolano circa 10.000 camper, oltre ai 4000 di proprietà locale. Secondo Casu sarebbe «un vero e proprio business, ma agli amministratori di ieri e anche di oggi sembra interessare poco». Al di là di questa proposta, resta il fatto che da tre anni è tutto abbandonato. All’interno si intravedono i resti del vecchio mercato, «i cassonetti per la raccolta dei rifiuti e - informa Casu - da qualche giorno si sono accentuati i lavori per il trasferimento delle auto rimosse da viale La Plaia». La proposta di housing sociale era stata avanzata dalla precedente Giunta: per venire incontro al problema delle abitazioni. A suo tempo Raimondo Perra, Psi e presidente della commissione consiliare alle Attività produttive, si era «battuto per non spostare a Sestu il mercato ortofrutticolo. Poi c’era un progetto per mettere a disposizione una parte dello spazio direttamente ai produttori agricoli. Ma non se n’è fatto niente». Indubbiamente «si tratta di un problema che deve essere affrontato vista la posizione importante all’interno della città. Ma il discorso all’housing sociale non è ancora tramontato», informa Andrea Scano, Pd, presidente della commissione consiliare all’Urbanistica.