CRITICAL MASS. Il gruppo
Sono i più odiati, i più insultati, quelli che nessun automobilista maleducato vorrebbe mai incontrare. Ma vanno fieri (e sono sostenuti da molti estimatori) della propria missione perché «promuove l'uso della bicicletta». Si chiama Critical Mass ed è un'iniziativa abbracciata da numerosi ciclisti in tutto il mondo, che da diverso tempo ha preso piede anche a Cagliari. Un raduno che in città viene realizzato ogni settimana e coinvolge decine di persone. Consiste nell'invadere tutti insieme la carreggiata, con conseguente rallentamento del traffico automobilistico.
Lo scopo? «Farsi vedere, rivendicare i diritti di chi ama andare in bicicletta - racconta Andrea Olla, 68 anni, uno dei partecipanti più assidui - non esiste un'organizzazione a capo del raduno né qualcuno che decide il percorso». Eppure chi vuole aderire sa che ogni giovedì alle 21 si parte da piazza Repubblica, i dettagli sono pubblicati su internet. «Non creiamo disagio - assicura Olla - diventiamo parte del traffico. E stiamo crescendo. Ogni settimana non siamo mai meno di cinquanta». Doverose alcune riflessioni su come si sta trasformando Cagliari. «Fino a due mesi fa si potrebbe dire che il livello di cultura delle biciclette fosse uguale a zero - aggiunge Olla - ora, grazie all'introduzione delle corsie ciclabili, abbiamo fatto un passo avanti». Allora si potrebbe pensare che gli anni di promozione di parte di Critical Mass non siano serviti a nulla. «È esattamente il contrario - garantisce Olla - grazie a iniziative come questa abbiamo spinto gli amministratori comunali a prenderci in considerazione e creare spazi anche per noi». (ste.co.)