In piazza
LA PROTESTA Oggi a Cagliari 20mila lavoratori assedieranno i palazzi del potere. Manifestazioni in viale Trento, via Roma e in via XVIII febbraio. Martedì prossimo sciopera l’Ente foreste
Cassintegrati, disoccupati, precari, esodati, dipendenti con lo stipendio a rischio assedieranno per una giornata i Palazzi del potere con una sola richiesta: lavoro. Sotto le bandiere dei sindacati Cgil, Cisl e Uil migliaia di lavoratori sardi apriranno oggi l’ennesima stagione di lotta per rivendicare diritti, certezze per il presente e speranze per il futuro. A guidare la protesta che domani porterà in piazza anche le tute blu dell’Eural - lumina e la prossima settimana i dipendenti dell’Ente Foreste e di Abbanoa, saranno i circa 20 mila lavoratori che dopo aver perso la busta paga ora si trovano a elemosinare ciò che spetta loro di diritto: il pagamento dei cosiddetti ammortizzatori sociali, per molti unica fonte di reddito e sopravvivenza. Da mesi questi lavoratori sono costretti a subire forti ritardi e mille disagi nell’erogazione dei sussidi della Regione e dello Stato. Oggi grideranno la loro disperazione sotto alle stanze dei bottoni.
LE MANIFESTAZIONI La rabbia dei ventimila esploderà alle 10 per le strade di Cagliari. Quattro i sit-in programmati per oggi: uno davanti al palazzo della Regione in viale Trento, dove è prevista anche una conferenza di Cgil, Cisl e Uil, un secondo in piazza del Carmine. A ingrossare le file della protesta, sempre sotto i portici di viale Trento, arriveranno i lavoratori dei Centri per l'impiego, Csl e Cesil. Nel pomeriggio alle 15 e 30 cartelli e striscioni saranno dei dipendenti dell’Aias, riuniti in un sit-in davanti all’asses - sorato regionale alla Sanità, in via Roma, per chiedere il rispetto degli impegni per il rifinanziamento delle attività e per la stabilizzazione del rapporto di lavoro. In agitazione anche il mondo dello spettacolo. I lavoratori del Cosas che attendono di conoscere l’ammontare dei contributi per il 2012, manifestano alle 11 davanti a Villa Devoto, in concomitanza con la riunione della Giunta regionale. A queste manifestazioni si aggiunge il presidio che i precari del Comune di Cagliari tengono saldo da giorni davanti all’ingresso dell’assessorato regionale al Lavoro. Si tratta di ex lavoratori del Municipio che hanno perso la loro occupazione precaria e protestano affinché Comune e Regione non li abbandonino nel girone dei disoccupati. Per la maggior parte ci si trova di fronte a persone attorno ai 50 anni di età privi di qualunque ammortizzatore sociale che possa dare loro un minimo di ossigeno in un momento di apnea del lavoro. La protesta continuerà domani con i lavoratori dell’Euroal - lumina che alle 8 terranno un’assemblea davanti ai cancelli dello stabilimento prima di marciare su Cagliari per manifestare davanti all’assessorato regionale del Lavoro. Martedì prossimo scenderanno in piazza i dipendenti dell’Ente foreste e di Abbanoa. I primi manifesteranno in merito all’applicazione del contratto collettivo e sulla stabilizzazione dei precari, mentre i lavoratori della società dell’acqua protesteranno contro il decisionismo dei vertici societari e contro il voltafaccia della Regione, che disattendendo gli impegni presi per la capitalizzazione dell’azienda (50 milioni di euro per il 2011 più altri 100) sta causando forti ritardi nei pagamenti degli stipendi.
CRISI SENZA FINE Il dramma dei senza lavoro si ripercuote sulle migliaia di famiglie che con i redditi ridotti all’osso si ritrovano travolte da una crisi ormai infinita. Una crisi testimoniata anche dai dati sui consumi delle famiglie, diffusi nei giorni scorsi dall’Istat. Secondo il monitoraggio dell’istituto di statistica, le famiglie sarde sono al terz ’ultimo posto in Italia per spesa mensile: un nucleo familiare isolano spende in media 1921 euro al mese contro la media nazionale di 2.488 euro. Fanno peggio solo in Basilicata e Sicilia. Vincenzo Garofalo