Piazza D’Armi
VIA PESCHIERA L’auto inghiottita dalla voragine nell’agosto del 2008
LA LETTERA La portavoce del comitato dei residenti della zona a rischio idrogeologico: era sufficiente il monitoraggio
«Le limitazioni al traffico e le transenne, provvedimenti del 2009, sono state un essesso di precauzione, che si poteva superare con il monitoraggio, la prevenzione, e la messa in sicurezza della sottosuolo». Patrizia Tramaloni, portavoce del comitato di piazza D’Armi parla all’indomani della notizia della riapertura al passaggio dei mezzi pesanti dell’area interdetta per il rischio crolli. Esulta, la Tramaloni: dal 2008 lei e i suoi vicini vivono con l’incubo del rischio idrogeologico. Da quando, nell’agosto del 2008, una voragine aveva inghiottito un’auto e tutti si erano visti recapitare un ordine di sgombero. «Già dall’altro giorno è stato preannunciato dall’assessore alla Viabilità Mauro Coni», scrive la Tramaloni, «a uno degli esperti invitati dal comitato di quartiere alla Giornata di Studi dello scorso anno, la decisione di ripristinare l’autorizzazione al transito veicolare ordinario nella Piazza d’Armi, estesa anche ai mezzi pesanti, in modo tale da restituire ai cittadini di questa importante area interculturale il diritto all’uso dei preesistenti mezzi di trasporto pubblico, ossia i pullman più capienti, importanti per servire anche l’utenza del polo universitario ». Il loro passaggio era stato vietato per evitare che col loro peso compromettessero la pavimentazione, sospesa sulle cavità causa dell’instabilità della zona. «Anche il progetto preliminare di messa in sicurezza per le vie interne è in fase di elaborazione», agguinge la portavoce del comitato, «come è stato comunicato dagli assessori competenti, mentre l’appalto per la messa in sicurezza della cavità di Piazza d’Armi dovrebbe decollare entro la fine dell’anno, secondo una prima programmazione degli interventi. L’impegno congiunto, di cittadini e Comune, si sta alla fine rivelando produttivo».