Dopo le critiche del Pd e dell'Udc l'ordinanza viene modificata
Il Comune fa marcia indietro e modifica la contestatissima ordinanza che vietava la sosta ai camper in città. Il documento, si legge in un comunicato, «ha generato interpretazioni non corrispondenti alle reali finalità», cioè impedire che i rom sgomberati dal campo della 554 di accamparsi in città.
«Il dirigente ha precisato che il divieto è riferito esclusivamente allo stazionamento con fini abitativi, rimanendo escluso dal divieto il normale utilizzo veicolare di transito e sosta». Nei giorni scorsi l'argomento è stato affrontato in Consiglio comunale: «Il dibattito ha messo in luce l'importanza turistica di questa forma di mobilità e la necessità di trovare, dopo anni, una soluzione definitiva alle richieste delle associazioni di categoria». L'intezione dell'amministrazione è quella di «realizzare quanto prima un'area attrezzata nella zona di via san Paolo».
Sull'ordinanza erano arrivate critiche bipartisan. Da Gianni Chessa (Udc) ai consiglieri del Pd Davide Carta e Guido Portoghese, secondo cui la decisione avrebbe creato «un enorme danno all'immagine turistica della città per l'effettivo rischio, «di allontanare flussi consistenti di visitatori, con ripercussioni negative sulle attività economiche».
I due consiglieri del Partito democratico scrivono nell'interrogazione: «Anzitutto è necessario distinguere il concetto di «sostare da quello di campeggiare».
Nell'ordinanza il divieto veniva «motivato dalla presenza su alcune aree pubbliche o aperte al pubblico di accampamenti e attendamenti abusivi con baracche, case mobili, roulottes, camper, tende e ricoveri di qualsiasi tipo». (mat. s.)