Gli abitanti protestano in Prefettura. Anche il Corso sarà senza auto da giovedì
Comincia giovedì prossimo la pedonalizzazione del corso Vittorio Emanuele. Sarà in concomitanza con la manifestazione “Notti colorate” e comprenderà il tratto di strada compreso tra largo Carlo Felice e via Caprera. Niente auto dal giovedì alla domenica, dalle 19 alla mezzanotte. Il trasporto pubblico sarà assicurato: le linea 1 e 10 saranno indirizzate sulla via Roma. La linea 8, invece, riprenderà il vecchio tracciato, passando davanti all'Ospedale Civile e sulla piazza d'Armi dove è stato riaperto il traffico ai mezzi pesanti. Durante le ore della pedonalizzazione i residenti potranno parcheggiare negli stalli riservati lungo la parte bassa del corso e sul lato sinistro di parte di via Mameli. Sempre giovedì 12 luglio partirà quella che viene definita «sperimentazione della pedonalizzazione» nel quartiere di Marina, in particolare nella via Cavour, in via dei Mille, in parte di via Sant'Eulalia e via Porcile.
LA PROTESTA Intanto i residenti del quartiere che si affaccia al porto hanno già rinominato l'iniziativa. La chiamano «tavolizzazione». Perché, secondo loro, favorisce solo i gestori dei ristoranti e i tavolini all'aperto. E sono nuovamente sul piede di guerra per far fronte a quelli che secondo loro sono i problemi del quartiere: schiamazzi notturni, igiene, sicurezza e una viabilità che non permette l'accesso dei mezzi di soccorso. Esasperati, ieri mattina hanno deciso rivolgersi agli uffici del Prefetto. «Ci hanno promesso che ne discuteranno alla prossima riunione», raccontano radunati in via Cavour, davanti ai cartelli della nuova segnaletica, appena piazzati ma ancora coperti. Tra i residenti ci sono anche quelli che fanno parte del comitato “Rumore no grazie”. «La situazione sta peggiorando qui vivono anziani che non possono essere soccorsi da ambulanze, ci sono famiglie che si stanno ammalando per il baccano che comincia alle sei di sera e finisce all'alba. Per non parlare delle strade, che sono sempre più sporche. Ora, con questa pedonalizzazione, hanno rimosso anche altri tre cassonetti e sarà sempre più un immondezzaio. Inutile pulire al mattino: restano sempre tracce di vomito e i portoni dei palazzi vengono utilizzati come latrine». Le richieste sono però pacifiche: «Non siamo contro i ristoratori, vogliamo solo che le regole siano rispettate, in termini di orari e concessioni. Vogliamo anche una risposta sul piano acustico cittadino: viviamo in un quartiere considerato di “classe quarta”, in cui il limite è circa 70 decibel, ma viene superato di gran lunga ogni notte. E poi desideriamo le strisce gialle come a Villanova».
Stefano Cortis