Al ridotto del Teatro Massimo
Quando la cultura incontra il sociale, lì c'è il volontariato del Centro italiano femminile (Cif) comunale che, in collaborazione con l'associazione Terraferma onlus e la compagnia teatrale Sipario Aperto Renzo Fadda 3° età, ha recentemente proposto uno spettacolo di musica, teatro e solidarietà. Il 28 giugno scorso al ridotto del Teatro Massimo. Un modo per offrire alla città una serata culturale e regalare all'Africa una goccia del loro impegno.
Patrocinata dall'assessorato comunale alla Cultura, Caritas, asilo Marina e Stampace in collaborazione col Csv Sardegna Solidale, la serata si è aperta con l'esibizione di due cori (in conclusione del progetto del Cif sostenuto dall'assessorato comunale alle Politiche Sociali e dal Csv): le giovani e giovanissime voci - l'età delle cantanti è compresa fra i 7 e i 18 anni - del Coro del centro storico di Cagliari, diretto da Barbara Mostallino, e del Gruppo Vocale diretto dal maestro Francesco Marceddu. Chiuso il sipario canoro, spazio a quello teatrale: in scena il “Berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, riproposto dalla compagnia fondata da Renzo Fadda e diretta da Francesco Pisano. Intorno all'arte dilettantistica, spazio alla raccolta fondi. L'ambizioso progetto, proposto da Terraferma (presidente Patrizia Camba, ex docente di religione) e accolto dai vari partner della serata, prevedeva l'invio del ricavato a Elementaita, un villaggio di Nakuru in Kenya. Servirà a costruire un pozzo per l'erogazione dell'acqua potabile: sia per rifocillare i bambini e le loro famiglie e sia per approvvigionare i campi agricoli in una zona di particolare siccità.
«Per noi fare volontariato è naturale - ha spiegato la presidente del Cif comunale Mariella Onnis, docente di Biologia al Liceo Dettori ormai in pensione - visto che fin dal 1944 il Comitato si preoccupava di far fronte alle miserie del dopoguerra, all'analfabetismo e alle più generali esigenze inerenti l'aspetto sociale».
L'obiettivo stesso di questi progetti corali è almeno duplice: «Da un lato prettamente culturale e di aggregazione sociale, dall'altro di impegno nel volontariato, volto a tendere la mano, con lo strumento della voce, verso chi ha bisogno».
Michela Seu