Rassegna Stampa

Il Sole 24ore

Via al taglia-distacchi tra dubbi e polemiche

Fonte: Il Sole 24ore
20 ottobre 2008

PA - PERSONALE E CONSULENZE




Testata: Il Sole 24 Ore Data: 17/10/08
Autore: M.Rog. Pagina: 35-35
Sezione: Norme e Tributi

Operativo il decreto firmato dal ministro Brunetta


ROMA
Diventa operativo, tra le polemiche, il meccanismo taglia-distacchi e permessi sindacali nel pubblico impiego. Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha firmato il decreto con cui viene dato il via alla prima fase di attuazione delle misure della manovra estiva (decreto 112) sulla riduzione triennale del 45% dei contingenti attualmente in vigore. In particolare, dal 1�gennaio scatterà un taglio di 237 dipendenti in distacco sindacale, che saliranno a quota 710 dal 1� gennaio 2011. Sempre dall'inizio del prossimo anno – come precisa una nota del ministero – verranno ridotti i contingenti dei permessi orari per un ammontare complessivo di 146.212 ore, che lieviteranno a 438.636 ore dal 2011.
Un'operazione che non piace affatto all'opposizione e soprattutto ai sindacati. Ma critiche a Brunetta arrivano dalla stessa maggioranza. A invitare il ministro a un ripensamento è il presidente della commissione Lavoro della Camera, Stefano Saglia (Pdl-An), anche perchè il decreto si andrebbe a sovrapporre a una misura di delega sulla revisione delle disposizioni su congedi, permessi e aspettative contenuta nel "collegatino quater" (Ddl lavoro), all'esame dell'Aula di Montecitorio. «Abbiamo già approvato – sottolinea Saglia – un articolo che riguarda una delega al Governo in materia di congedi, aspettative e permessi». Per questo, prosegue Saglia, «non si capisce perchè il Ministro, abbia annunciato la presentazione di un decreto». Il presidente della commissione Lavoro lascia intendere di non considerare quella del decreto la strada più facilmente percorribile: «Auspichiamo che ci sia un dialogo in tal senso. Per queste ragioni il ministro Brunetta ci ripensi».
Ma Brunetta non ci sta e in serata Palazzo Vidoni divulga una nuova nota in cui si specifica che il «decreto costituisce un preciso adempimento previsto dall'articolo 46 bis del decreto legge 112/2008, convertito nella legge 133/2008. Tale disposizione attribuisce alla esclusiva competenza del ministro per la Pa la sua predisposizione ed emanazione, ai fini di una razionalizzazione e progressiva riduzione delle prerogative sindacali».
Le acque nella maggioranza, insomma, non sono del tutto tranquille. Ma l'attacco più pesante al ministro arriva dai sindacati, che hanno già proclamato gli scioperi generali "regionali" per il pubblico impiego. «Siamo sempre più ammirati dagli straordinari recuperi di efficienza prodotti dal Ministro Brunetta: sono ormai così tante le risorse recuperate che ne abbiamo perso il conto », dice ironicamente Carlo Podda, segretario generale Funzione pubblica- Cgil. Che aggiunge: non si era mai visto «un tale accanimento sulle libertà sindacali ». Dura anche la Cisl, che con il leadar Funzione pubblica, Rino Tarelli definisce «incomprensibile » la decisione di Brunetta.
Ma da Palazzo Vidoni si fa notare il decreto garantirà un «recupero di 348 uomo/anno nel 2009 fino ad arrivare a 1.042 uomo/anno nel 2011. Tale recupero di efficienzaèstimatoin9milionidieu-rodal1 �gennaio2009finoadarrivare a circa 30 milioni di euro dal 1 gennaio 2011».
M.Rog.