Nella prima domenica dopo i lavori per l'Eternit la spiaggia è piena
I titolari dei chioschi: risveglio dopo l'incubo
Era lo scenario che tutti volevano di nuovo vedere: la Quarta e Quinta fermata di nuovo gremite di ombrelloni e persone, in spiaggia e nei chioschi, dopo la chiusura forzata a causa della presenza dell'Eternit nella sabbia e della sua rimozione, durata 17 giorni. La vera prova del fuoco, dopo la riapertura di venerdì, era ieri, prima domenica dell'era post-amianto. L'unico elemento che ricorda il cantiere è parte della recinzione con i cartelli “pericolo amianto”, che ancora giace sul Lungomare.
I CHIOSCHI Tornano a sorridere i titolari dei chioschi. Dopo giorni resi cupi dal terrore della contaminazione della sabbia, che avrebbe comportato la chiusura per lunghissimo tempo, ora sono pronti a ripartire. «Le persone stanno tornando anche se molti ancora non sanno che la Quinta ha riaperto», ricorda Donatella Marongiu del Twist. «Per noi il problema era che se i clienti si fossero trovati bene in altre spiagge non sarebbero più tornati». E infatti c'era chi non sapeva che il pericolo amianto era scongiurato e che la recinzione fosse stata già rimossa. «Oggi una signora mi ha detto: sono passata per caso ma visto che è aperto mi trattengo», racconta Alice Fenu, barista alla Lanterna Rossa. La sua titolare, Santina Carta si augura che «la stagione sia lunga, perché abbiamo perso molto: un periodo bellissimo e tutte le giornate con le partite di Euro 2012».
IN SPIAGGIA Ora invece le persone iniziano a tornare a prendere la tintarella. Come Alberta Orrù, che durante la chiusura si è spostata verso Quartu e alla Prima fermata. «Siamo affezionate a questo posto, appena ho sentito che si poteva tornare...eccomi qui», racconta seduta a pochi centimetri dalla riva assieme alle amiche Diana Vacca e Giusi Oliva. Quest'ultima sottolinea: «Veniamo qui anche perché si trova parcheggio più facilmente». Anche Gianni Pirisi è legato alla Quinta, «abito a cinque minuti, vengo qui da anni».
Non solo nella spiaggia libera. Anche i clienti della cooperativa Golfo degli Angeli aspettavano che la postazione riaprisse. «Siamo andati in altri posti, ma finalmente hanno riaperto», spiegano Lorenzo Sau e Brunella Murru, «per fortuna il Comune ha rispettato i tempi».
Si gode l'ombra del gazebo di un chiosco Alessandra Fabbri, romana ma residente in città da un anno e mezzo. «Mi auguro che il pubblico resti tale», spiega riferendosi alla spiaggia libera, «il Poetto ha una potenzialità incredibile, serve un piano per il suo rilancio». Si chiama Pul e dopo tanti anni di rinvii dovrebbe essere pronto per il 2013. (m. g.)