VENERDÌ, 17 OTTOBRE 2008
Pagina 2 - Cagliari
Microcriminalità: ordine del giorno all’assemblea della municipalità Ma Alleanza nazionale si dissocia: «La nostra città è vivibile»
La richiesta per fronteggiare scippi, auto incendiate e writer Pd contrario: traffico più pericoloso
CAGLIARI. Dopo Napoli e Castel Volturno, esercito schierato anche a Pirri. Lo chiedono a gran voce i consiglieri di centrodestra che ieri nell’assemblea della municipalità, hanno presentato un ordine del giorno per denunciare l’escalation della microcriminalità e del vandalismo. Nel documento viene elencata episodi che vanno dallo scippo alle rapine, fino all’imbrattamento dei muri con le bombolette spray: ‹‹Non passa notte senza che qualche automobile venga incendiata - dice l’ordine del giorno, primo firmatario Roberto Cirina dell’Uds - e così avviene per i furti».
«Ci sono poi i writer - continua l’ordine del giorno - che imbrattano i muri giorno dopo giorno. Anche gli scippi sono in costante aumento così come le rapine. Per questo chiediamo un maggior controllo del territorio, e dato che gli organici ridotti all’osso dei vigili urbani e quello dei carabinieri della locale stazione non possono garantire un monitoraggio più capillare, chiediamo che venga coinvolto anche l’esercito››. Seguono le firme di Loredana Lai (Forza Italia), Alessandro Scano (Udc) e Alessandro Guarracino (Uds). Nel Polo, l’unica voce fuori dal coro è stata quella di Maurilio Mereu, eletto tra le fila di Alleanza nazionale: ‹‹Sinceramente non mi sento preoccupato, credo che la nostra città sia tutto sommato vivibile e tranquilla. Certo, gli episodi spiacevoli non mancano, ma possono ricondursi soprattutto ad atti di vandalismo, mentre mi viene difficile parlare di microcriminalità che sta prendendo il sopravvento. Ecco perché credo che da qui a chiamare l’esercito ce ne passi parecchio. Condivido l’ordine del giorno presentato dai colleghi, ma solo per richiedere un controllo più attento del territorio››. Compatto il Partito democratico, che sulla questione ha pochi dubbi. ‹‹La presenza dell’esercito richiama altre situazioni, vedi le dittature sudamericane - dice senza mezzi termini il consigliere Emanuele Armeni -. Le divise verdi andavano bene nella Sicilia post attentati, e in ogni caso i presidi non servirebbero da deterrente, visto che alle 21 i militari finiscono il servizio››. Ad Armeni fa eco il collega Francolino Farris: ‹‹Credo che rispetto agli anni passati la situazione sia molto migliorata e non sia così grave da coinvolgere l’esercito. Pensiamo - conclude Armeni - a problemi più sentiti, come il traffico: quello si che è davvero pericoloso››.
Pablo Sole