Teatro
La Regione in prima linea per risolvere la questione Teatro Lirico, ma senza piano industriale la situazione rimarrà bloccata. È questo, in erstrema sintesi, il risultato della lunga riunione voluta e convocata dall’assessore regionale alla Cultura, Sergio Milia, a cui hanno preso parte tutte le sigle sindacali del settore, i dirigenti dell’assesso - rato e del consigliere d’amministra - zione della Fondazione, Gualtiero Cualbu. «Bisogna fare una inversione di rotta – ha spiegato ai sindacati l’as - sessore Milia –per uscire da una situazione che rischia di impantanarsi. È necessario un percorso che salvaguardi i lavoratori. L’assessorato si è attivato già da tempo per individuare tutte le possibili azioni sotto il profilo amministrativo, al fine di andare incontro alle giuste esigenze degli operatori del Teatro Lirico, nelle more della completa attuazione dell’articolo 4 della legge Finanziaria 2012 che prevede la concessione di un contributo di 9 milioni e 200 mila euro». E l’assessore precisa: «Il contributo è finalizzato sia al risanamento della situazione debitoria sia alla predisposizione di un valido programma di rilancio dell’attività musicale e lirica in Sardegna. Finanziamento che necessariamente deve passare attraverso la presentazione di una piano industriale che, ancora ad oggi, non è stato predisposto». Infine l’as - sessore Milia aggiunge: «La Regione è pronta ad intervenire per salvaguardare e tutelare il Teatro Lirico ma nonostante la buona volontà non possiamo erogare i fondi proprio in rispetto al dettato disposto dalla Finanziaria. Tutti gli altri percorsi ipotizzabili necessitano di tempi lunghi e incerti di attuazione». Le parole e soprattutto le risposte arrivate dalla Regione sono state accolte positivamente dai sindacati, vista la disponibilità dimostrata dall’assessore Milia e dalla Regione per risolvere la difficile situazione.