L'opinione
 

Era il 1975: una scelta miope cancellò le rotaie per fare spazio alle auto che cominciavano a sgomitare tra le strade del centro. Quasi quarant'anni dopo quelle auto sono diventate un incubo, un fiume immenso che ogni giorno si riversa sulla città, affogandola tra code ai semafori, parcheggi introvabili e aria irrespirabile. Ma non è mai troppo tardi per cambiare idea e proprio le rotaie potrebbero diventare la scommessa da vincere. I mezzi pubblici saranno la salvezza - come peraltro già abbondantemente dimostrato dalle più importanti città europee - e la metropolitana diventerebbe il fiore all'occhiello. La linea piazza Repubblica-Monserrato si è rivelata un test vincente ma ora il progetto deve fare il salto di qualità. Il collegamento sino alla stazione di piazza Matteotti costituirebbe una svolta epocale, in grado di moltiplicare a dismisura i passeggeri e abbattere l'afflusso di auto in centro. La linea per l'aeroporto è quasi realtà, come quello per Settimo San Pietro, mentre i passi successivi sarebbero le rotaie per il Poetto e quelle per Quartu. E mezzi più agili potrebbero muoversi tra i quartieri storici. Un desiderio chiamato tram.
G. Z.