IL SINDACATO. Sandro Bianco della Cgil approva i progetti messi in campo in città
L'obiettivo: sostituire il mezzo privato con quelli pubblici
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Aumentare i passeggeri della metropolitana leggera di Cagliari è possibile, ma bisogna cambiare mentalità. Sandro Bianco, segretario regionale della Filt Cgil, la federazione del sindacato che si occupa di trasporto pubblico, conosce bene il settore ed emette una sentenza senza mezzi termini: «È una questione culturale, bisogna cambiare mentalità», sostiene, «non a caso Cagliari ha sempre avuto un assessore al Traffico e non alla Viabilità».
La scommessa da vincere, dunque, è quella di passare dall'uso quasi esclusivo del mezzo di privato al mezzo pubblico, così come accade nelle maggiori città italiane ed europee. «Quando mi capita di prendere la metropolitana per recarmi al centro di Cagliari, mi sembra di fare il turista», aggiunge Bianco, «è un'altra dimensione, ecco perché dico che va cambiata la mentalità». Il segretario della Cgil, dunque, si dice pienamente favorevole al progetto che prevede il collegamento di piazza Repubblica a piazza Matteotti con la metropolitana leggera, «purché sia la politica a progettare lo sviluppo del trasporto pubblico e non le aziende che se ne occupano»,
I progetti che l'Arst sta portando avanti sono comunque una garanzia per il futuro dell'azienda regionale e di questo sono consapevoli anche i sindacati. «Siamo riusciti a gestire la fuoriuscita di 122 persone con la mobilità, senza ridurre il servizio», spiega Bianco, «siamo soddisfatti di questo, anche se i nuovi progetti possono produrre sviluppo attraverso l'Arst a patto che si pensi contemporaneamente ad asciugare il consiglio di amministrazione, oggi composto da cinque persone che percepiscono 65 mila euro lordi all'anno a testa». ( g. d. )