Le analisi dei biologi di Goletta Verde premiano l’isola: acque pulite e crescita della raccolta differenziata
le spiagge al top
di Alessandra Sallemi Acque pulite, Comuni da premio per la raccolta differenziata, progetti in favore di un turismo sostenibile nelle spiagge più famose, ancora premi per la lotta all’abusivismo edilizio condotta dalla procura della Repubblica di Lanusei: è uscita bene la Sardegna dall’esame dei biologi di Goletta Verde fatta tra il 20 al il 24 giugno 2012 su segnalazione dei cittadini in luoghi di probabile inquinamento, ma anche dal monitoraggio compiuto tutto l’anno su questioni fondamentali come la raccolta differenziata. Durante la conferenza stampa tenuta sulla Goletta nel porto di Cagliari, Vincenzo Tiana, responsabile regionale di Legambiente, ha spiegato: «E’ migliorato il rapporto dei sardi col mare, la campagna di Goletta Verde si fa ormai da trent’anni, venticinque anni fa il 60 per cento delle zone indagate aveva valori fuori norma». Quest’anno, su 13 comuni premiati in Italia con le 5 vele della Guida Blu (acque pulitissime), 4 sono sardi: Posada, Villasimius, Bosa e Baunei e, ancora, su 20 punti costieri analizzati, solo 4 sono risultati inquinati. Villasimius, poi, brilla anche di più coi suoi 20 chili di plastica raccolta nel 2011 per ognuno dei suoi abitanti, col picco estivo di 26 chili, quando c’è il carico dei turisti. Gianluca Bertazzoli del Corepla ha conferito a Tore Sanna sindaco di Villasimius il premio “Comuni Ricicloni”: «Tutta la Sardegna nel corso del 2011 ha ottenuto buoni risultati nella raccolta differenziata degli imballaggi di plastica con 12 chili pro capite. La media italiana è di quasi 11 chili, la Sardegna è al primo posto fra le regioni del Sud e Villasimius è una vera e propria eccellenza su scala nazionale». I dati sono eclatanti se si fa memoria sul passato: appena 5, 6 anni fa in Sardegna non c’era quasi raccolta differenziata e ora ci sono comuni (anche Bosa è fra questi) che hanno un 60 per cento di raccolta differenziata. La campagna di Goletta Verde quest’anno è stata condotta con alcuni partner, oltre al Corepla il Coou (Consorzio obbligatorio olii usati): a proposito di mare Marco Paolilli del Coou ha spiegato la persistente difficoltà nel convincere i cittadini a gettare gli olii usati nei punti di raccolta. «Quattro chili di olio inquinano uno specchio di mare grande come un campo di calcio – ha detto – siamo a Cagliari dove abbiamo sempre avuto problemi per raccogliere l’olio minerale usato: i punti di raccolta non ci sono, ma si creano continuamente discariche abusive a cielo aperto. L’olio minerale è un rifiuto di nicchia, ma è una bomba inquinante». Il presidente dell’autorità portuale Piergiorgio Massidda ha annunciato di aver installato telecamere che saranno accese fra pochi giorni proprio allo scopo di scoraggiare pescatori e diportisti dall’abbandono indiscriminato degli olii usati. Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente, ha illustrato le criticità nelle acque: «Il monitoraggio dà un quadro positivo delle acque regionali, le criticità sono nelle foci dei fiumi e negli sbocchi dei canali, la Sardegna ha una copertura depurativa più alta della media italiana ma ha un elevatissimo numero di scarichi illegali:è al secondo posto in Italia dopo la Calabria per infrazioni, nel 2011 sono state 365, in aumento rispetto al 2010. Fortemente inquinate le acque presso la foce Rio Mannu a Porto Torres. Inquinata punta S’Aliga a Portoscuso, l’acqua presso il canale Foxi a Quartu, la foce del rio Foddeddu a Tortolì». Legambiente ha istituito il premio “Tutti giù per Terra” per la lotta all’abusivismo edilizio. Il procuratore di Lanusei Domenico Fiordalisi si è distinto «per le recenti demolizioni a Tortolì, Tertenia e Barisardo». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Alghero e il Poetto, le due criticità
La “marea gialla” a Maria Pia e l’amianto a Cagliari emergenze da affrontare
CAGLIARI La marea gialla della spiaggia Maria Pia di Alghero è stata rilevata da Goletta Verde: nonostante i livelli batteriologici a norma è impossibile fare il bagno a mare quando si crea l’ammasso di alghe gialle, a causa del depuratore che scarica le acque nello stagno di Calich. Legambiente ieri ha lanciato un appello a favore dell’ecosistema, ma anche delle attività economico-turistiche di quel tratto di costa: lo scarico del depuratore va spostato. Nel capo di sotto, a Cagliari, è stato svelato il problema amianto nella spiaggia del Poetto. Quasi 400 chili di frammenti sono stati trovati nel tratto di spiaggia dove il Comune e la Asl 8 hanno avviato la bonifica.Il sindaco Massimo Zedda ha annunciato che si continuerà con la bonifica, i casotti avevano tutti il tetto di eternit, ci fu una sottovalutazione del sistema di eliminazione, i casotti (nel 1986) furono abbattuti e non smontati e portati via. «Dobbiamo concludere la bonifica – ha detto Zedda - a scanso di problemi nei prossimi 15, 20 anni». Le segnalazioni dei cittadini hanno portato i biologi in varie spiagge sarde, da Trinità d’Augultu a Pittulongu, da Platamona a Gonnesa, da porto Corallo a Dorgali, ma l’inquinamento batterico dello specchio di mare davanti è risultato sotto i livelli di legge. L’eccellenza dell’acqua davanti a spiagge stupende è stata registrata a Villasimius, Bosa, Baunei e Posada che hanno meritato le 5 vele blu. Tore Sanna, sindaco di Villasimius: «I comuni che puntano il loro sviluppo sull’ambiente sentono meno la crisi». D’accordo anche gli assessori di Baunei Ivan Puddu e Giampaolo Incollu: «Con Dorgali si sta facendo una politica di gestione delle spiagge, lo scopo è ridurre la pressione su certe spiagge senza però mandare via nessuno. Gli operatori turistici sono stati coinvolti e con un monitoraggio costante dei flussi i turisti vengono accolti nelle diverse spiagge tenendosi su numeri comodi, la sostenibilità è un volano turistico». Roberto Tola sindaco di Posada: «Abbiamo un progetto per proteggere le dune e contingentare gli accessi in spiaggia». (a.s.).