L’ASSESSORATO OCCUPATO
PIAZZA GIOVANNI I
precari del Comune di Cagliari dormono negli uffici del Lavoro. Inattuato l’accordo con la Regione Liori: niente fondi a disposizione per i progetti dedicati a loro
Quaranta precari del Comune da ieri hanno occupato il primo piano dell’assessorato regionale al Lavoro di piazza Giovanni. Chiedono che sia finanziato l’accordo tra municipio e Regione che dava il via libera ai cantieri occupazionali. Hanno deciso di trascorrere la notte negli uffici, in attesa di riposte da parte dell’assessore Antonello Liori. Ma la risposta non si è fatta attendere: con un comunicato, Liori spiega la situazione e punta il dito contro i «tagli del circa il 33 per cento dello stanziamento» che ha subito il suo assessorato. E il tema dei precari diventa occasione per sottolineare anche il colpo di mannaia calato sugli uffici di piazza Giovanni in tempi di crisi. Liori chiama in causa, indirettamente, anche chi ha redatto, mettendolo nero su bianco nella manovra finanziaria, il “patto di stabilità interno” che gli ha tolto i fondi. Cioè il suo collega di giunta Giorgio La Spisa, seduto nella poltrona della Programmazione e Bilancio. Insomma l’assessore al Lavoro non ci sta ad essere messo sulla graticola. E alle accuse dei sindacati, che denunciavano il suo «silenzio assordante», replica: «Se c’è qualcosa di assordante non è certo il mio silenzio ma il taglio che ha subito il mio assessorato per il patto di stabilità interno (circa un terzo dei fondi). È perciò evidente che non ci siano più risorse regionali per questo tipo di progetti sperimentali », fa notare.
Tuttavia la porta non si chiude del tutto e resta lo spiraglio offerto «dal bando Pisl/Poic»: ossia i piani di sviluppo locale da integrare con fondi comunitari previsti per i Comuni, «che verrà pubblicato in questi giorni con una dotazione di 20 milioni di euro». Un modo «per dare risposte concrete alla richiesta di nuova occupazione», specifica ancora Liori. Ma la risposta non placa per nulla quelli che ieri notte hanno dormito sulle scrivanie. Spiega Luca Locci, segretario territoriale Cgil: «Non vorremmo che i fondi promessi dall’assessore fossero quelli programmati per aprire nuove attività imprenditoriali», rivela. «In questo caso sarebbero inutili: stiamo parlando di persone di oltre 50 anni che di certo, di punto in bianco, non possono improvvisarsi imprenditori. Spero che l’assessore non voglia giocare con la pelle di questi precari». Di certo però i conti bisogna farli, e non è un mistero per nessuno, cosa evidenziata anche ieri dalla Corte dei Conti, che le casse regionali sono in rosso anche per i soldi mai arrivati al centro della “vertenza entrate”. A questo si aggiunge il patto di stabilità che fissa dei vincoli a dir poco stringenti sulla capacità di spesa. E se ci si mette anche quello “interno” chiamato in causa dall’assessore Liori, la situazione si complica. E i quaranta precari che hanno piazzato le tende in assessorato lo dimostrano. Sono le vittime della “delibera numero 230”, protocollo d’intesa firmato tra Comune e Regione che finanziava i “cantieri per il lavoro”. Erano quelli creati ad hoc per risolvere emergenze occupazionali ma con il taglio delle risorse sono semplicemente rimasti solo sulla carta. F. O.
I numeri
40 I precari del Comune di Cagliari che da ieri pomeriggio occupano gli uffici dell’assessorato al Lavoro in piazza Giovanni.
33% È la percentuale delle risorse tagliate all’assessorato sulla base del patto di stabilità interno deciso dagli uffici del Bilancio regionale.
«Se c’è qualcosa di assordante non è certo il mio silenzio ma il taglio che ha subito il mio assessorato per il patto di stabilità interno». L’assessore al Lavoro
« Stiamo parlando di persone di oltre 50 anni che di certo, di punto in bianco, non possono improvvisarsi imprenditori » . Luca Locci, Cgil