Giallo sull'uomo d'oro dell'Oman. Potrebbe sbarcare in città anche l'emiro del Qatar
Domenica aeroporto in tilt per l'arrivo dei suoi uomini
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È un giallo l'arrivo del sultano dell'Oman Qaboos Bin Said al Said. Dopo i ritardi dei voli di domenica pomeriggio e i dipendenti Sogaer, la società che gestisce l'aeroporto di Elmas, impegnati a spiegare si passeggeri che la causa era dovuta al blocco dello spazio aereo per l'arrivo del capo di stato del paese arabo, ieri la vicenda si è ingarbugliata. Si è scoperto, infatti, che il sultano non è ancora in città, dove atterrerà solo nei prossimi giorni: la data precisa è top secret per questioni di sicurezza. E forse è in arrivo anche l'emiro del Qatar.
NESSUNA RESTRIZIONE L'aeroporto in tilt, con tanto di passeggeri infuriati, sarebbe, secondo fonti aeroportuali, solamente un congestionamento del traffico aereo, tipico di una prima domenica di luglio come quella precedente. Niente cieli temporaneamente chiusi, come si è appreso in un primo momento, niente disagi causati dall'arrivo del sultano. I viaggiatori in transito a Elmas, invece, avevano denunciato ritardi a partire dalle 17,30 e per questo avevano chiesto spiegazioni al personale della Sogaer. E sono stati proprio i lavoratori aeroportuali a divulgare la notizia dell'arrivo di Bin Said al Said. «Ci hanno detto che c'erano ritardi a causa dell'arrivo del sultano dell'Oman», spiega Hiroshi Marras, uno dei tanti passeggeri che domenica doveva raggiungere Roma con un volo delle 17,30 (partito quasi due ore dopo).
Domenica è sì arrivato un aereo battente bandiera omanita, un Airbus 320, ma dalla scaletta sono scese solo membri dello staff. Così come è avvenuto anche sabato, quando a Elmas sono atterrati due Boeing 747 e un altro A320, con a bordo sempre persone del seguito del sultano, che hanno raggiunto i due maxi-yacht ormeggiati sulle banchine di via Roma. «E senza nessun blocco dello spazio aereo», sottolinea il presidente dell'Autorità portuale Piergiorgio Massidda, che coordina l'arrivo di Qaboos bin Said al Said in città e la sua permanenza.
PUNTUALIZZAZIONE La notizia dei ritardi causati dal blocco dello spazio aereo ha creato grande scalpore in Oman. «Il sultano desidera svolgere a Cagliari delle vacanze tranquille, con la discrezione che lo caratterizza, attirato dalla proverbiale ospitalità sarda. La sua è una visita prettamente turistica preparata da una missione dell'Oman di una delegazione dell'Autorità portuale e di imprenditori sardi», puntualizza Massidda. Intanto, in vista dell'arrivo del sultano, ieri alle 17,30 il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha incontrato a Villa Devoto l'ambasciatore dell'Oman Said Nasser Al-Harthy.
LA SICUREZZA La sicurezza del sultano è coordinata dalla Prefettura assieme ai servizi segreti dell'Oman. «Ad esempio», continua Massidda, «prima dell'arrivo delle navi hanno perlustrato il fondo i sommozzatori dei Carabinieri e dopo anche gli agenti del servizio segreto dell'Oman». Oltre le forze di polizia italiane e quelle del paese arabo è stata reclutata anche un'agenzia di sicurezza sarda. E sono proprio le guardie giurate isolane che evitano ai tanti curiosi di avvicinarsi alle due imbarcazioni extra-lusso, utilizzando spesso modi un po' bruschi e talvolta maleducati. E non per indicazioni superiori.
LA LOGISTICA Qaboos bin Said al Said rimarrà in città sette o otto giorni, «durante i quali incontrerà sia il presidente della Regione e il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda», ricorda Massidda. Più lunga la permanenza delle oltre mille persone che costituiscono il suo seguito. «Rimarranno un mese e stanno già girando l'Isola e comprando tantissimi prodotti sardi per rifornire la cambusa della nave», sottolinea entusiasta l'ex senatore del Pdl.
Per tutte le richieste, dal rifornimento di merce e acqua, a ogni altro tipo di esigenza penseranno diverse agenzie, «tutte sarde», sottolinea l'Autorità portuale, che evidenzia l'importante ricaduta che questa visita porta all'economia di tutta l'Isola.
ALTRI ARABI Inoltre, annuncia Massidda, «potrebbe arrivare in contemporanea anche la nave dell'emiro Hamad bin Khalifa Al Thani, una barca da 230 metri di lunghezza». Insomma, il porto di Cagliari quest'estate parlerà arabo.
Mario Gottardi