Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Autorità d'ambito, arriva il commissario

Fonte: L'Unione Sarda
17 ottobre 2008

Acqua. Sarà il presidente Piano: ma i centristi protestano. E i sindaci anti-Abbanoa tornano in piazza



Arriva al capolinea l'Autorità d'ambito: l'ente che vigila sul servizio idrico integrato (la controllata è il gestore Abbanoa) è stato commissariato. L'ordine di azzerare le cariche, di fatto scadute a fine settembre, l'ha firmato la Giunta regionale nei giorni scorsi. Quanto è bastato per fare agitare le acque nell'ormai ex assemblea dell'Ato. I cristiano-democratici contestano che il commissario sia il presidente uscente Gigi Piano (Pd). «È l'unico responsabile delle inefficienze dell'Authority», accusa l'ex capogruppo Giorgio Fresu.
Intanto ieri, sotto il Consiglio di via Roma, sono tornati i sindaci anti-Abbanoa: il 5 ottobre hanno portato i sardi alle urne sui due quesiti dell'acqua (al voto c'era l'abolizione della tariffa unica e dell'ambito unico di gestione). «Non abbiamo raggiunto il quorum, ma 300mila sardi, appoggiando la nostra battaglia, ci hanno detto di andare avanti. E così stiamo facendo», assicura Angelo Deidda (Dosmusnovas).
LA SVOLTA Dunque, l'Authority dell'acqua è in mano al commissario. L'ha deciso la Regione che ha nominato il presidente uscente Piano «per garantire il massimo livello di continuità amministrativa e assicurare così la migliore operatività del Consorzio», come si legge nella delibera della Giunta. Di fatto, per il servizio idrico integrato si apre un nuovo percorso che ha come filo rosso il disegno di legge approvato nello scorso luglio dall'esecutivo.
La Regione vuole allargare l'assemblea dell'Ato a tutti i Comuni sardi che partecipano alla gestione dell'acqua attraverso le quote acquisite in Abbanoa, la società per azioni a totale partecipazione pubblica. Il passaggio obbligato, adesso, è che il Consiglio voti il disegno di legge della Giunta, per renderlo esecutivo.
LA POLEMICA Nell'attesa, monta la protesta dei cristiano-democratici nell'ex assemblea Ato. «Ancora una volta - scrive il capogruppo Fresu - in questa occasione nel più totale silenzio da parte di tutti, abbiamo assistito a un provvedimento adottato dal governatore e che però, a nostro avviso, rasenta il ridicolo e introduce, forse, anche qualche dubbio di legittimità». Per i componenti centristi «è paradossale che la nomina del commissario sia ricaduta sul presidente uscente». A seguire, una raffica di dubbi sollevati: «Vuole il presidente Soru una persona di sua fiducia alla vigilia delle elezioni regionali, perché magari possa esercitare pressioni sugli amministratori locali che attendono risorse per finanziare opere idriche?». Oppure, si interroga Fresu «si vorrebbero tenere lontano da troppi occhi, i concorsi in atto nell'Authority?».
I SINDACI In trincea, contro la gestione unica del servizio idrico, restano i sindaci “ribelli”. Ieri sono tornati sotto il Consiglio regionale per chiedere che la Giunta «corregga la tariffe prevedendo sgravi in base al reddito», dice Deidda. Il plotone delle fasce tricolori, appoggiato dai Comitati per l'acqua di Fluminimaggiore, Guspini, Ilbono e Sedini, sta studiando un eventuale ricorso alla Commissione europea «contro l'affidamento diretto della gestione ad Abbanoa» (il caso è già stato sollevato dall'Autorità nazionale per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, la quale ha già aperto un proprio procedimento di verifica).
Ferdinando Pellegrini, assessore all'Ambiente a Fluminimaggiore, chiede che «la Regione riconosca ai Comuni proprietari di sorgenti il diritto di gestirle in autonomia. Ribadiamo la nostra contrarietà ad Abbanoa».
ALESSANDRA CARTA

17/10/2008