In Sardegna è necessaria una legge che disciplini la materia dei rifiuti, organizzi il territorio, dia maggiore efficacia a quanto previsto dal Piano regionale del 2008. Lo chiede Confservizi Cispel Sardegna.
I dati della raccolta differenziata sono decisamente positivi, ma i Piani approvati nel ‘98 e nel 2008 non si sono mai tradotti in legge regionale. L'ultimo prevede che per quest’anno il recupero effettivo della raccolta differenziata sia del 70%. C’è stata una riduzione drastica della produzione dei rifiuti, unica regione italiana con un calo costante: dalle 861mila tonnellate del 2006 alle 825 mila del 2010.
Come differenziata la media regionale è del 44,9%, a fronte di una nazionale del 35%, ma ci sono province, come Oristano e Medio Campidano, che superano il 60%, insieme ad altre sei province in tutta Italia. Anche per il recupero della frazione organica siamo in linea con il Paese, il fabbisogno di recupero è garantito dagli impianti esistenti con una capacità di 200mila tonnellate. Le discariche soddisfano il fabbisogno: nel 2001 il conferimento in discarica era del 70%, nel 2010 siamo il 14%. Unico vero neo, i termovalorizzatori. Cagliari copre da sola il fabbisogno del centro sud Sardegna, mentre il centro nord Sardegna e' scoperto, considerato che l'impianto di Macomer e' insufficiente.
(Sara Panarelli)
02/07/2012 0:01