Poetto
Il calvario dei titolari dei chioschi e degli stabilimenti al Poetto non è ancora concluso. Secondo l’ordinanza dell’amministrazione comunale che ha portato alla chiusura del Lungomare e della spiaggia, dal “Lido” allo stabilimento dell’Aeronautica, il 28 giugno si sarebbero dovuti vedere i primi “spiragli ” tra le maglie delle recinzioni che hanno isolato la zona, invece ieri mattina le uniche transenne che sono state spostate sono state quelle della strada, finalmente riaperta al traffico.
SPIAGGIA ANCORA CHIUSA La spiaggia rimane off limits almeno fino a quando non arriveranno i risultati delle analisi dell’Arpas. Il calvario, quindi, per chioschi e stabilimenti non è ancora finito e accanto alla rabbia degli operatori adesso cresce quella dei cittadini: l’emergenza amianto, infatti, sta diventando un incubo per i bagnanti costretti a spostarsi in altre zone (che presto saranno chiuse) per godersi mare e spiaggia, rischiando lunghe code e multe per i parcheggi. Solo ieri mattina la polizia municipale di Quartu ne ha elevate oltre 50. «Oggi cercheremo di parlare con il sindaco o con chi si sta occupando dei nostri problemi – ha sottolineato Fabio Puddu vice presidente della cooperativa Golfo degli Angeli – chiederemo loro cosa hanno intenzione di fare. Non ci mandano nessuna comunicazione, non siamo informati di quello che sta accadendo ». È amareggiato il vice presidente della coop che spera in una soluzione rapida: «Spero che presto finiscano la campagna di bonifica con la prima zona – commenta ancora Puddu - e che rinviino tutto il resto a settembre e ottobre, dopo la stagione balneare » .
I DANNI DEGLI OPERATORI Il prolungamento della chiusura della spiaggia sta creando non pochi problemi agli stabilimenti balneari che ancora non hanno quantificato l’ammontare dei danni: «Faremo i conti tutti assieme – sottolinea ancora Puddu – di sicuro c’è un danno d’immagine che sarà difficile da quantificare. Sul fronte del guadagno, abbiamo perso molti soldi». Meno amarezza, ma tanta consapevolezza della difficile situazione che si sta vivendo nelle parole di Sergio Mascia, presidente del consorzio Poetto Service: «Dalle notizie che sono trapelate abbiamo capito che dopo il primo intervento con la raccolta manuale dei frammenti di amianto, si è passati a un lavoro più in profondità e questo ha determinato una lungaggine del cantiere – ha sottolineato il presidente del consorzio – noi ci siamo attivati presentando una richiesta formale all’assessore regionale all’Ambiente Giorgio Oppi affinché le analisi dell’Arpas sui 54 carotaggi (prelievi di terreno) fatti dalla quarta alla quinta fermata arrivassero in fretta. Sappiamo che l’Arpas ha lavorato anche oggi (domenica ndr) per fornire in tempi brevi i risultati». I CHIOSCHI FERMI Il presidente del consorzio è comunque ottimista: «Già c’è stato un primo segnale – evidenzia Mascia - è stata riaperta la strada. Domani sera speriamo arrivi una notizia concreta da parte del sindaco». Sul fronte di una quantificazione dei danni Mascia precisa: «Abbiamo chiesto ad alcuni consiglieri regionali di interessarsi con gli assessori all’Ambiente e al Turismo, affinché venga stabilito un indennizzo per i titolari dei baretti rimasti chiusi, non per colpa loro».
SOSTA SELVAGGIA Intanto la chiusura della spiaggia del Poetto sta spingendo i cittadini verso altre zone, soprattutto nel territorio di Quartu. Negli ultimi fine settimana dal lido del Carabiniere a Flumini di Quartu e dalla Bussola al Margine Rosso gli agenti della Municipale sono impegnati in un’ampia attività di controllo per contrastare la cosiddetta “sosta selvaggia”. Secondo quanto accertato dai vigili sono moltissimi i cittadini che abbandonano le auto in divieto di sosta, negli spazi riservati ai disabili o in quelle per gli autobus, molti anche quelli che lasciano le vetture fuori dalle strisce blu, molto criticate dai residenti. Ieri mattina sono state oltre 50 le multe per le varie infrazioni al codice della strada e il giorno prima, confermano dalla polizia municipale, ne sono state elevate altrettante. Manuel Scordo