IL PARCHEGGIO

Moto e motorini girino al largo dalle sbarre che chiudono il contestato parcheggio a pagamento del Brotzu: «Il sistema non riconosce la massa dei veicoli a due ruote e la sbarra potrebbe abbassarsi. Se va bene finisce sul casco, ma se qualcuno ci sbatte il collo potrebbe andare molto peggio». La descrizione della quasi ghigliottina è fornita da un addetto al controllo della società che gestisce la sosta nel piazzale davanti all’ospedale. «Meglio passare da via Jenner, è anche gratuito». Un’offerta che ieri non portava vantaggi: dopo mesi di contestazioni la direzione generale del Brotzu ha concesso il posteggio gratuito per le celebrazioni del trentesimo compleanno. Una sospensione che non accontenta nessuno. Alla festa hanno partecipato anche gli uomini del presidio di piazzale Trento: sono stati loro ad appendere gli striscioni di via Peretti contro la speculazione sulla pelle di pazienti, parenti e dipendenti. E anche la celebrazione è stata interrotta dalle contestazioni. «Signor sindaco, lei deve far togliere quelle sbarre che ci hanno reso prigionieri, la ha fatte mettere questo direttore generale. Il parcheggio a pagamento è uno scandalo che deve finire». Gianfranco Angioni, della Cgil, lo ha urlato a Massimo Zedda, che aveva appena concluso il suo intervento. Il municipio ha già ordinato al manager la rimozione delle recinzioni sulla parte cagliaritana del parcheggio