Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Gay pride al Poetto Domani la sfilata per le vie della città

Fonte: La Nuova Sardegna
29 giugno 2012


Parteciperanno anche il sindaco Zedda e la deputata Concia L’organizzatore: «Non è una carnevalata, è politica»

Divieti di transito e sosta per le auto

LA MANIFESTAZIONE»LA PRIMA VOLTA IN SARDEGNA




In occasione del «Gay Pride» di domani, sarà occupata la sede stradale e quindi non sarà possibile consentire il transito dei veicoli . Pertanto, saranno istituiti il divieto di sosta con rimozione forzata su ambo i lati e il divieto di transito nella Piazza Arcipelaghi e nel Lungomare Poetto nel tratto compreso tra la Piazza Arcipelaghi e la Via Elba, dalle 14-18 ; il divieto di transito durante il passaggio del corteo nel Lungomare Poetto - Via Vulcano - Via Ausonia - Via Dell’Ippodromo - Lungomare Poetto fino al canale delle saline, dalle 18-23 ; il divieto di sosta con rimozione forzata su ambo i lati e il divieto di transito nel Lungomare Poetto nel tratto compreso tra la Via Isola di San Pietro e il canale delle saline, dalle 20-23 .
di Federica Cubeddu

wCAGLIARI Sotto il segno delle polemiche politiche, morali e di principio, sabato prenderà il via il primo vero Pride della storia della Sardegna. Una grande sfilata che coinvolgerà gay, lesbiche, transessuali, bisessuali, coloro che si dichiarano orgogliosi della propria diversità, ma anche eterosessuali che appoggiano la lotta alla discriminazione delle minoranze e curiosi che vogliono assistere ad una manifestazione che si preannuncia “trasgressiva”. Alle 16.30 a Marina Piccola, sullo sfondo della Sella del Diavolo, si riuniranno i carri provenienti da tutta la Sardegna. La sfilata col suo seguito di manifestanti a piedi e in bicicletta, proseguirà fino al vecchio ospedale marino e terminerà intorno alle 21. Il motto del Pride è: “Lìberos, respetados, aguàles”. La manifestazione organizzata da Arc, fa parte del programma di eventi Queeresima ed è stata patrocinata dal Comune e dalla Provincia. La scelta delle istituzioni di sostenere il progetto non lascia indifferente la cittadinanza, perché il Pride si svolge all’indomani del “Si” del consiglio comunale al registro delle coppie civili. Una decisione storica secondo le associazioni gay, ma anche profondamente contestata dagli oppositori che temono che un’estensione dei diritti legati alla sfera dei servizi sociali possa rappresentare una riduzione delle tutele per le famiglie “eterosessuali”. «La creazione del registro delle coppie civili è il primo passo verso la difesa delle minoranze e fa di Cagliari una città più libera - ha dichiarato invece Carlo Cotza, organizzatore di Queeresima - il Pride non sarà una banale carnevalata, come sostengono alcuni, ma è un corteo di tipo politico: nasce per ricordare i moti di Stonewall del 1969 nei quali per la prima volta una comunità gay uscì allo scoperto nonostante l’omosessualità fosse a quell’epoca considerata un reato». Certamente all’interno della manifestazione non mancheranno suggestioni spettacolari e tutti i partecipanti saranno liberi di manifestare la propria diversità anche con costumi in maschera. L’evento avrà come madrina la parlamentare Paola Concia, che dopo aver fatto coming out ha iniziato ad impegnarsi per i diritti civili di lesbiche, gay e bisessuali e ieri ha presentato a Cagliari il suo nuovo libro “La vera storia dei miei capelli bianchi”. Al corteo in programma domani parteciperà anche il sindaco Massimo Zedda, la cui amministrazione comunale è stata la prima a prendere in esame il problema delle famiglie costituite al di fuori dalle regole tradizionali: «Il Pride è un’iniziativa che mira a sensibilizzare la cittadinanza contro l’omofobia - ha spiegato il primo cittadino - l’estensione di maggiori diritti alle coppie gay, attraverso ad esempio il registro delle unioni civili, non sottrarrà diritti agli altri cittadini ma anzi tutelerà maggiormente le coppie di fatto, gli anziani e i giovani che hanno intenzione di creare nel futuro una famiglia».