Protesta
CAGLIARI
LA DENUNCIA Le associazioni dei consumatori isolane bocciano il gestore del sistema idrico: «Dai cittadini sardi oltre ventimila contestazioni in quattro anni per disservizi e bollette pazze»
Oltre ventimila ricorsi presentati contro Abbanoa da cittadini di tutta la Sardegna negli ultimi quattro anni. Richieste di chiarimenti per bollette pazze, reclami per la scarsa qualità del servizio erogato e perdite idriche occulte, con conseguenti aumenti spropositati dei costi. Quattro associazioni di consumatori (Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva e Federconsumatori) alzano la voce contro Abbanoa, gestore del sistema idrico nell'isola. A febbraio si è insediato il nuovo amministratore unico, che ha subito incontrato le associazioni dei consumatori. Alla richiesta di rendere effettivo il Protocollo di conciliazione tra azienda e segreterie generali c'è stata una fumata nera. Ieri, durante una conferenza stampa nella sede Uil di via Po, le richieste sono quelle di sempre: apertura di dialogo da parte dell'azienda per garantire risposta ai reclami dei cittadini. «Abbanoa è una società chiusa dentro una torre, per sua volontà. Da troppo tempo non riusciamo a dialogare. Il protocollo di intesa firmato nel 2009 è rimasto solo sulla carta», tuona Giuliano Frau dell'Adoc, spiegando che «le letture dei reflui dell'acqua sono una menzogna, mettono l'aumento in bolletta ma il controllo non lo svolgono perché non esiste il metodo. Abbanoa è l'unico gestore idrico, ascolti le istanze di tutti gli utenti o ne riparleremo in sede giudiziaria». Vuole evitare le vie legali Andrea Pusceddu della Federconsumatori: «Il cittadino vincerebbe la causa, ma il danno si riverserebbe sull’intera collettività », osserva Pusceddu, «chiediamo un rapporto più trasparente e proficuo, Abbanoa non deve negare il dialogo a prescindere, ma ascoltarci. Da noi si sono rivolti più di mille cittadini negli ultimi sei mesi, ma la cifra tocca i cinquemila, se si tiene conto di chi non utilizza il sito internet dell’associazione», continua. «Da una fatturazione erronea o assente, nelle lamentele c’è di tutto. Spesso la società idrica risponde negando l’evidenza e non motivando il suo diniego». Dall’Adiconsum, arrivano parole nette e decise, per voce di Simone Girau: «Chiediamo di sederci nuovamente intorno a un tavolo e discutere punto per punto ogni problematica, chiudendo per sempre la vicenda legata al mancato rispetto del protocollo di convenzione », dice Girau. «Negli ultimi anni gli importi sono stati elevatissimi, anche a causa di perdite occulte, ma in molti casi le bollette ricevute registrano una lettura superiore a quella reale, è pazzesco», termina polemico. Creazione di un filo diretto e costante tra Abbanoa e cittadini, senza nessun doppio fine: questa la sintesi del discorso di Giorgio Vidili, coordinatore di Cittadinanza Attiva: «Le procedure di conciliazione vanno rimesse in piedi, subito. Abbanoa ha pensato che noi avessimo interessi economici, si sbaglia», afferma Vidili, «settecento casi registrati nell’ultimo anno non sono fortuiti, dialoghiamo e confrontiamoci di persona, seriamente, per tutelare i diritti di tutti, nessuno escluso».
Paolo Rapeanu