Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il Comune “sfratta” il Cagliari

Fonte: Sardegna Quotidiano
27 giugno 2012

LA BATTAGLIA SUL SANT’ELIA

 

Il Comune sfratta il Cagliari. L’assessorato allo Sport sta stracciando la convenzione siglata nel 2002. La «concessione in uso dello stadio comunale Sant’Elia alla società Cagliari calcio» scade il 30 dicembre dell’anno prossimo, ma gli sviluppi dei mesi scorsi, con il Cagliari che ha lasciato il suo stadio per disputare al Nereo Rocco di Trieste le ultime partite del campionato, hanno stravolto lo scenario. E ieri l’assessore allo Sport Enrica Puggioni ha confermato che «si sta avviando alla fine il processo di risoluzione contrattuale». Ma l’amministrazione comunale spera ancora che il Cagliari resti in città, dopo la probabile parentesi quartese.

I PROGETTI PER IL FUTURO «Abbiamo la percezione di quanto è importante che il Cagliari giochi al Sant ’Elia», ha ribadito ieri il sindaco in Consiglio comunale. «C’è stato anche di recente un incontro tra i tecnici del Cagliari e quelli del Comune, ma se i tecnici della società arrivano con una perizia di parte ciò non aiuta - ha detto Massimo Zedda - oltre al fatto che non aiuta l’essere morosi e gli ultimi avvenimenti come la decisione di andare a giocare lontano. Noi ora andiamo avanti con l’idea di riqualificare l’area e lo stadio, sapendo che non possiamo fare regali con soldi pubblici». Il sindaco ha illustrato la sua visione dell’area dello stadio, spiegando che ci si affiderà a un concorso internazionale di idee per la riqualificazione. In Comune sono già arrivate proposte di grandi società private pronte ad accollarsi le spese, che il Municipio non è certo in grado di sostenere da solo. «Tutti noi abbiamo l’interesse che quello sia uno spazio polivalente, non solo per la partita del Cagliari, ma che sia una macchina che dia un ritorno di immagine e lavoro per il quartiere - ha spiegato il primo cittadino - noi abbiamo uno stadio sul mare, inserito in un quartiere che vedrà il collegamento del lungomare con via Roma, con una spiaggia che si sta formando e che un domani sarà collegata al Poetto e con le servitù militari che prima o poi passerano nella disponibilità del Comune: il tema del concorso internazionale di idee è come pensare lo stadio inserito in un contesto di pregio unico in tutta Europa». Il Comune straccia la convenzione del 2002 che, in pratica, consegnava l’impianto a Cellino in cambio di un canone di 50mila euro e apre le porte ad altre iniziative. Zedda ha detto che si sono già dicharate disponibili le società del Progetto Sant’Elia (l’impianto di via Schiavazzi non è omologato per la serie D) e la società di rugby di Capoterra. Ma non c’è solo lo sport nel futuro del Sant’Elia e il sindaco ha annunciato che allo stadio potranno tornare i grandi eventi, ricordando l’ultimo grande concerto che ha ospitato, quello di Vasco Rossi il 18 giugno del ‘91. Ma se sul futuro ci sono progetti e concorsi all’orizzon - te, ora sul tavoloc’è la risoluzione della convenzione col Cagliari. Un atto più volte annunciato dal primo cittadino che ieri è stato confermato dall’assessore allo Sport.

LA CONVENZIONE DEL 2002 «La Società Cagliari Calcio Spa, per parte sua, si impegna, per 11 anni, a far disputare alla propria squadra tutte le partite dal Campionato», così recita l’articolo 3 della convenzione. Nei mesi scorsi il Comune è intervenuto per mettere in sicureza le vie d’esodo dei distinti. «La Società Cagliari Calcio Spa si impegna ad adottare tutti gli accorgimenti e le opere necessarie a tenere in sicurezza le attuali strutture dello Stadio - si legge nell’articolo 20 - assicurando le vie di esodo sia delle vecchie strutture che delle nuove, con opere di VIA ROMA Addio convenzione Il sindaco punta tutto sulla riqualificazione e apre le porte ad altre società e grandi eventi manutenzione sia ordinaria che straordinaria; quindi tutti gli oneri relativi agli ingressi sono a totale carico della Società Cagliari Calcio Spa». Ora il Comune si appella all’articolo 23 che stabilisce i termini per la decadenza della convenzione. «(...) la concessione potrà essere revocata o sospesa in caso di violazione, da parte della Società Concessionaria, anche di una sola delle norme che la disciplinano, restando inteso che la inadempienza, da parte della predetta Società di qualsiasi clausola, potrà essere causa di risoluzione di diritto della convenzione stessa, salvo ogni diritto del Comune per la ripetizione dei danni subiti».

Marcello Zasso

  I CONTI IL DEBITO DA 2,5 MILIONI DEI ROSSOBLÙ

 «Sapete da dove origina il contenzioso attuale tra il Comune e la Cagliari Calcio? Ha origine proprio da quel 1970 allorchè dal rapporto privato con la “S.G. Amsicora” si passò, con l’inaugurazione del Sant’Elia, a quello pubblico privato con il Comune di Cagliari». Così il presidente Massimo Cellino ha spiegato nei mesi scorsi dal sito del Cagliari la sua prospettiva sui debiti col Comune. «Da quel 1970 ha infatti origine il contenzioso più che mai di attualità e che di recente è sfociato nell’atto di pignoramento presso terzi ai danni della Cagliari Calcio». Ma anche ieri il sindaco Massimo Zedda ha ricordato che il pignoramento presso terzi (Sky Italia e la Lega Calcio) di due milioni e mezzo di euro è arrivato al termine di un iter processuale che è stato aperto proprio dal Cagliari. Il Comune aveva chiesto alla società di regolarizzare il pagamento dei canoni arretrati, e il Cagliari nel 1994 aveva citato in giudizio l’amministra - zione comunale per contestare queste pretese. Ma il risultato non è stato quello sperato e si è tramutato in un autogol da due milioni e mezzo