La battaglia contro l’evasione nel bilancio della guardia di finanza, che ieri ha festeggiato il 238° anniversario
di Stefano Ambu wCAGLIARI Quasi seimilacinquecento controlli su scontrini e su ricevute fiscali. Ma in Sardegna, come aveva dimostrato a Cagliari il blitz di fine marzo al mercato di San Benedetto, la percentuale dei furbetti che salutano il cliente senza lasciargli niente in mano, è molto bassa, pari al 12,2 per cento. Ma non sono tutte rose e fiori. Diversa la situazione alla voce "imponibili non dichiarati e costi non deducibili": un malloppone da oltre 171 milioni. Un bel colpo: superato del 45% quanto scoperto nello stesso periodo dell’anno passato. Alla cifra record vanno poi aggiunti quindici milioni di omessa dichiarazione dell'Iva. Li ha scoperti il comando regionale della Guardia di Finanza nei primi 5 mesi del 2012: sono i dati resi noti ieri mattina nella cerimonia per il 238esimo anniversario della Fondazione nelle caserme “Satta”, “Steri” e “Corrias” di viale Diaz. Alla manifestazione hanno preso parte tra gli altri, con il comandante Stefano Baduini, il presidente della Regione Ugo Cappellacci, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e il prefetto Giovanni Balsamo. Nel corso della cerimonia, dopo gli onori ed i saluti di rito, il numero uno delle Fiamme gialle nell'isola ha fatto un breve accenno ai lusinghieri risultati ottenuti e all’incidenza che l’attività del Corpo ha sul sistema socio-economico sardo, anche in riferimento al particolare momento storico: «È stata intensificata la presenza ispettiva nel versante delle uscite ed in particolare nel settore della spesa pubblica- ha detto- proseguendo nell’incessante azione di contrasto alle attivita’ delittuose volte alla percezione di indebiti fondi pubblici». Sono stati individuati 112 evasori totali e paratotali, cioè persone totalmente sconosciute al Fisco che non hanno dichiarato redditi per complessivi 128 milioni e iva per oltre 10 milioni. Sono stati scoperti 114 lavoratori in nero o irregolari e emessi verbali per 24 datori di lavoro che utilizzavano manodopera irregolare o in nero. Non è finita qui. I sequestri patrimoniali per reati fiscali finora effettuati ammontano a oltre 18 milioni. E si parla anche di ville, cavalli da corsa, barche, auto di lusso. Nei primi cinque mesi di quest'anno gli interventi delle Fiamme gialle hanno consentito di constatare indebita richiesta e percezione di contributi a carico del bilancio comunitario e nazionale per oltre 17 milioni. Sono stati poi effettuati 18 interventi che hanno portato all'accertamento di un danno erariale di quasi 11 milioni. Investigazioni patrimoniali antimafia sono state effettuate nei confronti di 51 soggetti con il sequestro di oltre dieci milioni di euro. Quindici inoltre le indagini di polizia giudiziaria concluse dalle quali sono emersi valori illegalmente trasferiti per quasi sei milioni. Sul versante della lotta al traffico di stupefacenti sono stati sequestrati oltre trentaquattro chili tra droghe leggere e pesanti. In trincea anche contro la contraffazione soprattutto di occhiali, abbigliamento, accessori ma anche di materiale informatico: sequestrati circa ventimila prodotti. Un lavoro incessante che ha dato i suoi frutti in una fase storica come quella che stiamo vivendo, tra crisi economica e rilancio della lotta all’evasione.
«La democrazia nell’equità fiscale»
il discorso
Equità fiscale. Due parole chiave soprattutto in tempi di crisi. Le ha pronunciate il generale della Guardia di Finanza Stefano Baduini ieri mattina durante la festa per il 238° anniversario della fondazione delle Fiamme Gialle che si è svolta in viale Diaz. "Nell’attuale periodo storico di profondi mutamenti e trasformazioni che fanno riconsiderare la nostra società e il nostro stesso benessere economico e sociale- ha detto il comandante della Guardia di Finanza - nessun paese democratico può sottrarsi al dovere di assicurare l’equità fiscale, quale presupposto per la crescita di qualsivoglia collettività. Ebbene, la necessità di garantire una sicurezza economica e finanziaria, alla base dello sviluppo del nostro Paese, è l’attuale impegno che il Corpo ha responsabilmente assunto con il Paese". In campo, nell'isola, circa millecinquecento finanzieri il cui impegno ha dato anche quest’anno notevoli frutti nella battaglia anti-evasione fiscale.