Cerimonia in viale Diaz
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La Guardia di Finanza compie 238 anni e anche in Sardegna si prepara a una calda estate di controlli nella lotta agli evasori. «L'equità fiscale», ha ricordato il generale Stefano Baduini, al comando dei 1500 finanzieri sardi, «è uno dei nostri principali impegni». L'attività ha già dato i frutti nei primi cinque mesi di quest'anno: scoperti 171 milioni di imponibili non dichiarati e costi non deducibili, e altri 15 milioni di omessa dichiarazione dell'iva. «Circa il 40 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso», ha evidenziato Baduini.
Nel piazzale della caserma del comando regionale, in viale Diaz, davanti ai militari schierati e alla banda della Brigata Sassari, sotto i gazebo erano presenti numerosi invitati. Tra loro il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, il prefetto Giovanni Balsamo, il questore Luigi Savina e i rappresentanti degli altri corpi militari.
Nel suo discorso il generale Baduini, dopo aver commemorato il carabiniere Braj morto in Afghanistan e i caduti della Finanza, ha ricordato alcuni dati dell'attività nell'Isola in questi primi mesi. Sono stati scoperti 112 evasori totali e 114 lavoratori in nero o irregolari. Sul fronte dei controlli del rilascio degli scontrini e ricevute fiscali, i finanzieri hanno trovato un'irregolarità del dodici per cento. La cerimonia si è conclusa con la deposizione della corona ai caduti e la consegna degli encomi. (m. v.)