POETTO. Alla Quinta fermata attivata la grigliatrice automatica
Assemblea infuocata sul “caso amianto”
Vedi tutte le 2 foto
Divisi tra chi pensa che si stia facendo tutto il possibile e chi crede che sia tutto un complotto. Nell'assemblea per discutere del “caso amianto” convocata ieri sera al chiosco Corto Maltese della Settima fermata, dal comitato di quartiere “Progetto Poetto”, su richiesta degli operatori commerciali, erano presenti in tanti e con posizioni diverse. Mentre si parlava la Setrand, dopo l'autorizzazione dello Spresal (il servizio prevenzione del lavoro della Asl) alla Quarta fermata ha attivato la grigliatrice, che consentirà di accelerare la raccolta.
GLI OPERATORI I più preoccupati sono i gestori di chioschi e stabilimenti balneari, che vedono la stagione estiva compromessa. «La situazione è insostenibile», si lamenta Luigi Loi della cooperativa Golfo degli angeli, che riassume l'opinione condivisa: «Dopo che abbiamo avviato le attività è arrivata l'ordinanza e abbiamo dovuto smontare tutto. Chiedo solo che le autorità pensino alle aziende del Poetto». Paventa un complotto Vincenzo Pandolfi, titolare di due concessioni sull'arenile. «Chi da anni pulisce la spiaggia - spiega - non ha mai visto Eternit. Chi ce l'ha messo?» E poi lancia l'ipotesi: «Non è che scadono le concessioni nel 2015 e continuano per anni con la bonifica e poi magari concedono tutto a qualche emiro arabo?» In ogni caso difende il Comune, «che è obbligato dalla legge a intervenire».
LA SPIEGAZIONE Modera la discussione Caterina Turri, residente e membro del comitato. È informatissima, ha studiato tutte la normativa sull'amianto e a chi grida al complotto spiega: «C'è stato un esposto alla magistratura, non si poteva rimandare le operazioni a ottobre come chiedono alcuni. L'intervento è un atto dovuto». Dissente l'ex assessore comunale Raffaele Lorrai, anche lui residente, che pone una serie di interrogativi: «Se è pericoloso perché non hanno chiuso tutta la spiaggia? E poi perché non hanno diviso il cantiere in lotti più piccoli?» E accusa: «Non c'è un cartello con la data di inizio e fine lavori, con l'indicazione del responsabile e del costo del cantiere». Ma un suo vicino, Francesco Sanjust, chiede che «prima di tutto venga tutelata la salute».
IL COMUNE Intanto, il Comune informa che da giovedì sono stati puliti 14.000 metri quadri di spiaggia e che dopo la grigliatura inizieranno i prelievi di sabbia che l'Arpas analizzerà. La Setrand continua a monitorare l'aria, da cui risulta che il numero di fibre di amianto aerodisperse risulta essere molto inferiore ai parametri fissati dalla legge. In ogni caso, ciò significa che qualche fibra nell'aria c'è.
Mario Gottardi