Piazza D’Armi
C’è chi racconta di avere l’auto chiusa in garage da quattro anni a causa di una rete. Da quando, cioè, nell’agosto del 2008 una voragine ha inghiottito un’auto in via Peschiera e tutte l’area intorno a piazza D’Armi risulta ad altissimo rischio crolli e tutta la zona è stata transennata. E i residenti, riuniti in un agguerrito comitato, nei giorni scorsi hanno scopero che nel piano triennale delle opere pubbliche comunali ci sono solo i 500mila euro previsti per la messa in sicurezza di piazza D’Armi, mentre assente, dalle voci di spesa, è il restante milione e mezzo di euro, frutto di finanziamenti di ministero dell’Ambiente e Regione, per tutta l’area limitrofa. Le vie vicine – su tutte via Peschiera e via Castelfidardo - quattro anni dopo i primi crolli, sono ancora ingabbiate tra reti metalliche e transenne. «Un’area simile, se classificata a rischio idrogeologico, porterebbe i residenti a dover abbandonare le case», spiega Patrizia Tramaloni, portavoce delle 400 famiglie della zona e del Comitato piazza D’Ar - mi, «serve la messa in sicurezza di tutto il quartiere, azione già prevista dall’accordo di programma di Regione e ministero. C’è a disposizione un milione e mezzo», dice la portavoce, «che manca nel piano triennale delle opere pubbliche comunali, così come mancano i progetti preliminari». Poi, le storie: come quella di Antonella Murtas, 67 anni residente in via Peschiera: «Siamo ingabbiati da quattro anni, davanti casa ci sono le reti metalliche dei lavori sull’asfalto, che è stato messo a posto», spiega, «non posso uscire dal garage con l’auto e le mie amiche hanno difficoltà a raggiungermi a casa». Dopo aver ascoltato i residenti, il presidente della commissione Trasporti, Guido Portoghese (PD) spiega che «per lo sblocco del milione e mezzo attendiamo l’ok del commissario staordinario Efisio Orrù».