Mercoledì prossimo conferenza di servizi sulle discariche abusive in città: ce ne sono 27
Ultimatum del Comune alla Regione per bonificare il rudere
La determinazione è stata emessa il 6 ottobre dal Servizio igiene del Suolo ed è indirizzato al Servizio demanio della Regione.
Il Servizio centrale demanio e patrimonio dell'assessorato regionale degli Enti locali, finanze e urbanistica ha altri undici giorni per bonificare e mettere in sicurezza l'ex ospedale Marino. L'ultimatum arriva dal Servizio igiene del suolo del Comune, che con una determinazione datata lo scorso 6 ottobre imponeva una pulizia in grande stile del rudere ventilando, in caso di inadempienza, l'eventualità di assumere provvedimenti coattivi.
Di che tipo? Inutile chiedere lumi all'assessore Giovanni Giagoni, fra le cui competenze rientra anche l'igiene del suolo: «Non me lo faccia dire: conosco la sensibilità elevata del Servizio demanio della Regione in materia ambientale, e non voglio nemmeno pensare che si debba arrivare a un'ordinanza. E infatti, più che di ultimatum, preferirei parlare di invito».
Un invito che arriva mentre i due enti dialogano fitto fra loro e con la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici e l'Agenzia del demanio nel tentativo di sbloccare la gara per la trasformazione del rudere in una beauty farm, ma soprattutto dopo un'estate che ha attirato su quel tratto di Poetto la solita folla di bagnanti. Per tutti, lo spettacolo è stato desolante: al di là di una recinzione sfondata in più punti, i locali del vecchio ospedale non sono solo cadenti e mangiati dalla salsedine e dall'incuria ma anche invasi da rifiuti, bottiglie rotte, focolai di zanzare, avanzi di bagordi, scritte sui muri, lattine, contenitori di plastica, cartacce. Le proteste sono state numerose. Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d'intervento giuridico, a Ferragosto, avevano anche presentato un esposto a Comune, Provincia, Regione, Noe, Asl e Procura, segnalando non soltanto l'ammasso di rifiuti ma anche la cattiva abitudine di tanti automobilisti di parcheggiare sulla spiaggia, nelle vicinanze del vecchio ospedale.
«La questione - spiega l'assessore Giagoni - sarà affrontata nella conferenza di servizi convocata per mercoledì prossimo». Cioè due giorni prima della scadenza dell'invito-ultimatum: «Confido - prosegue l'assessore - che in quell'occasione non risolveremo solo la situazione dei rifiuti accumulati nell'ex Marino, ma anche delle tante discariche abusive che si sono venute a creare lungo le vie di accesso alla città».
Il Comune le ha mappate. Sotto la lente, in particolare, ci sono 27 aree di competenza di altre istituzioni: Anas, Autorità portuale, Comuni limitrofi, Casic. Sono aiuole spartitraffico, campi incolti, cunette dove nel tempo si sono accumulate cartacce, sacchetti dell'immondizia, perfino rifiuti ingombranti. «Sono sicuro che, dialogando, troveremo l'accordo per pulire tutto», afferma Giagoni. Sarebbe bello, in effetti.
MARCO NOCE
15/10/2008