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La chiusura del Formez spaventa il Consiglio comunale. E ieri, l'aula ha approvato a larga maggioranza un ordine del giorno con il quale si chiede al ministro della Funzione pubblica di valutare l'operato del Formez di Cagliari nella speranza di dare un futuro al centro di formazione studi. Un voto, a dire il vero, che sarebbe dovuto essere unanime, visto che la mozione aveva come primi firmatari Claudio Tumatis (Cagliari con Floris) e Marco Espa (Pd). Ma che, per l'andamento del dibattito (non sono mancate polemiche sulla formazione professionale), ha finito con il non essere compatto: alla fine, a fronte di 23 voti favorevoli, ci sono stati nove astenuti e tre voti contrari.
A scatenare le paure un intervista rilasciata dal ministro il quale aveva ventilato la possibilità di chiudere la sede cagliaritana. Un errore secondo i firmatari dell'ordine del giorno. “Chiudere la sede di Cagliari del Formez”, hanno scritto, “sarebbe un gravissimo errore dato che questa struttura, con costi contenuti, inferiori al 5% del budget dell'istituto, realizza tra il 30 e il 40 % dei progetti per la pubblica amministrazione italiana dell'intero ente”.
Nel corso della seduta di ieri, approvati anche due debiti fuori bilancio, uno relativo a una concessione comunale e l'altro che riguarda un esproprio. ( mar.co. )

15/10/2008