Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sì al bus notturno, per ora nel week end

Fonte: La Nuova Sardegna
19 giugno 2012



Audizione del Ctm davanti alla commissione Trasporti del Comune: progetto sperimentale pronto




CAGLIARI Il servizio notturno dei pullman costa molto, non conviene e probabilmente rischia di essere sottoutilizzato, ma all’amministrazione comunale non da oggi arrivano richieste dei cittadini che dalle 22 in poi non trovano un mezzo pubblico con cui muoversi in una città che continua a vivere. Vale per i ragazzi, vale per i turisti che, in ogni modo, hanno formulato critiche per l’impossibilità d’estate di raggiungere il Poetto dopo le 22 oppure di tornare dopo che si è trascorsa una serata davanti alla spiaggia. Il problema è sentito per il Poetto e anche per il resto della città, così la commissione consiliare per i Trasporti presieduta da Guido Portoghese, Pd, ieri ha ascoltato il presidente del Ctm Giovanni Corona e il direttore generale Enzo Castagna sul progetto sperimentale di due linee notturne, una circolare tra Pirri e via Roma, un’altra che ha per destinazione il Poetto e tocca vari punti della città. Si comincia con i fine settimana e, tra luglio e agosto, si andrà avanti tutti i giorni. L’orario: dalle 22 alle 4 del mattino, con telecamere e guardia giurata a bordo per limitare al massimo le violenze notturne. Il Ctm si è portato a casa anche altre richieste: allungare il tragitto dell’1 fino a via Crespellani, migliorare la frequenza del 6 (per Sant’Elia) nel fine settimana e anche quella del 3 al Quartiere del Sole. In questo periodo prosciuga un po’ le possibilità la linea per il mare che, efficace proprio perché i bus sono molto frequenti, impone qualche sacrificio alle altre. Portoghese ha spiegato che la richiesta al Ctm rientra anche in una pianificazione più ampia per scoraggiare l’uso del mezzo proprio, il parcheggio delle auto nel centro città e al Poetto nella prospettiva della sua pedonalizzazione. La priorità del trasporto pubblico resta la metropolitana leggera: il consiglio comunale si è pronunciato all’unanimità. Portoghese chiarisce: il metrò è una scelta fatta, il punto è che non si realizza da soli, il Comune può fare una sua parte importante per esempio progettando la rete in città (contraendo un mutuo per i progetti) così da poter andare a chiedere i finanziamenti. Quando si esce dalla città al metrò non basta più la volontà di Cagliari: c’è bisogno di coordinamento e di tavoli unici, di sicuro c’è che il capoluogo non sarà più un ostacolo come è stato in passato. (a.s)