L'accusa.
Un piano straordinario per garantire il diritto alla casa e provvedere al recupero delle imposte locali evase. Per il consigliere comunale Claudio Cugusi (Movimento Sardista) «la gestione degli immobili del Comune, che presenta troppe criticità, è da rivedere».
Dal controllo sugli abusivi alle richieste di case popolari, «sono molteplici i fronti su cui intervenire per mettere fine a una situazione ormai fuori controllo». I cittadini meno abbienti, da una parte, «si scatenano in una lotta sociale per l'occupazione della case, i cagliaritani che un lavoro ce l'hanno si trovano nelle condizioni di comprare o prendere in affitto una casa anche a 25 chilometri dalla città».
In primis, propone Cugusi, deve essere ripristinato il software Babylon per il monitoraggio costante delle proprietà comunali: «È fermo da mesi e, non essendo aggiornato, non si possono nemmeno quantificare i soggetti morosi». Ma, soprattutto, «si dovrebbe predisporre un piano per la costruzione di nuove case popolari e di abitazioni a un prezzo accettabile, dai mille ai millecinquecento euro a metro quadro». Il Comune si impegnerebbe a «liberare aree che potrebbero diventare edificabili, e a Cagliari sono numerose, per metterle a disposizione e consegnarle, attraverso una gara, alle imprese. Che, a loro volta, provvedano a calmierare i prezzi». E, ancora, tra le proposte: «Un piano di revisione dei canoni degli affitti commerciali per gli immobili di proprietà comunale, che devono essere adeguati ai valori di mercato e una task force per il recupero delle imposte. Alcuni atti, infine, sono la prova di un contesto delirante. Pensiamo alla spesa di 34 mila euro per far ristrutturare un appartamento in via Flumentepido che ne vale poco più di 23 mila».
MARIANGELA LAMPIS
15/10/2008