Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La quiete dopo la tempesta

Fonte: L'Unione Sarda
19 giugno 2012

La questione del nuovo stadio
 

Enrico Pilia
Un nuovo progetto. Un'idea, una strada da percorrere. C'è ancora lo stadio in primo piano, in mezzo fra le scelte del Comune e le pressioni - inevitabili - del Cagliari. Una storia che sembra senza fine fra cambi di scenario, proposte, liti giudiziarie e progetti in transito. Il Cagliari, dimenticati per un giorno quei giorni al veleno con il pignoramento dei soldi ottenuto dal Comune, riapre le trattative e chiede all'amministrazione un passo indietro (stadio senza valore, poi l'abbattimento), o magari un passo avanti, con una nuova perizia e un impianto da realizzare “dentro” quello attuale. Massimo Cellino fa l'imprenditore, anche nello sport, e sa che è cosa buona e giusta disegnarsi un futuro senza trappole: ecco perché la strada che deve prendere il Cagliari a cominciare da quest'estate deve essere in discesa, senza imprevisti. L'esordio programmato a Trieste, poi il ritorno a casa - si fa per dire - con lo spostamento a Quartu, quindi - lo dicono gli ultimi atti - la fine del viaggio con l'atterraggio a Cagliari, zona di Sant'Elia secondo il progetto della società rossoblù. Entro tre anni, la Karalis Arena nascerà - dovrebbe nascere - all'interno del Sant'Elia, se il Comune accoglierà il piano di Cellino.
Mentre il parco di Molentargius viene ferito dalle fiamme e il Poetto deve sopportare l'umiliazione della chiusura temporanea, dietro la Sella del Diavolo c'è qualcuno che cerca una soluzione dopo mesi di parole senza senso e strategie sballate. E a Quartu, dove il sindaco Mauro Contini ha steso tappeti rossi per il Cagliari, devono comunque giocarsi tutte le possibilità di convincere Cellino a fermarsi a Is Arenas. Altrimenti, se dovrà essere Sant'Elia, saranno stati tre anni d'amore. Speriamo anche di grandi successi.