Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Cagliari: ecco il nuovo Sant'Elia

Fonte: L'Unione Sarda
19 giugno 2012

La società potrebbe utilizzare le strutture prefabbricate della Karalis Arena di Elmas
 

In Comune il progetto per la ricostruzione dell'impianto
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Radere al suolo il Sant'Elia, ormai vecchio e inadeguato agli standard richiesti dalla serie A, e costruire attorno al campo di gioco un nuovo stadio in grado di ospitare circa 23 mila spettatori. È la proposta che i consiglieri d'amministrazione del Cagliari Giovanni Pinna e Mario Marongiu hanno presentato al direttore generale del Comune Maria Cristina Mancini: il progetto prevede la realizzazione di un impianto molto simile alla Karalis Arena che la società rossoblù voleva tirar su a Elmas.
LA CONCESSIONE Per trasformare in realtà il sogno di Massimo Cellino il Comune dovrebbe dare in concessione l'area per 20 o 25 anni: è su queste condizioni che la discussione, al momento ancora informale, si è arenata. La nuova relazione che accompagna il progetto spiega che «a breve lo stadio Sant'Elia non avrà più le tre gradinate Innocenti e avrà solo la gradinata ovest. Anche nell'ipotesi di volere rendere agibile tale struttura, lo stadio non potrebbe essere usato per le partite di Serie A. È presumibile, dato lo stato di degrado, che a questo punto l'intero stadio venga dichiarato non agibile», scrive Marongiu.
La ragione di questo pessimismo sta tutta nelle pessime condizioni dell'impianto, già evidenziate nel dossier consegnato al sindaco nei giorni scorsi: «È scaduto il termine per la vita utile presunta dello stadio, stimata in circa 40 anni, un' esistenza insolitamente breve dovuta a errori progettuali e difetti di costruzione perché non si è tenuto in debito conto gli effetti distruttivi dell'ambiente marino».
LA VALUTAZIONE Non è un caso che durante l'ultima riunione tra i consiglieri d'amministrazione della società rossoblù e i rappresentanti del Comune sia stato affrontato anche l'argomento della valutazione dell'impianto: il Sant'Elia è stato iscritto nel bilancio del Municipio con un valore di 50 milioni di euro. Troppi, secondo la società rossoblù: questo potrebbe rappresentare un problema per Palazzo Bacaredda, che ha fondato il proprio documento contabile su cifre non esattamente attendibili. Il degrado dell'impianto sportivo, progettato nel 1965 «ha continuato a crescere e a svilupparsi, tanto che l'onere per il salvataggio oggi potrebbe non discostarsi molto dall'importo della valutazione dichiarata negli atti del bilancio comunale».
I VANTAGGI Secondo i consiglieri d'amministrazione «l'operazione più semplice e favorevole per l'amministrazione comunale potrebbe essere quella di cedere il diritto di superficie dell'area per 20/25 anni ad una società che si impegni a realizzare un nuovo stadio moderno, da gestire per 20/25 anni, per poi cederlo al patrimonio comunale. In questo modo si conseguirebbero non pochi vantaggi: il Comune rimetterebbe in ordine il suo bilancio» e il Cagliari «ritornerebbe in tempi brevi al Sant'Elia».
I TEMPI Per portare a termine il progetto la società rossoblù ha messo in preventivo tre anni di trattative e lavori: ecco perché la convenzione con il Comune di Quartu per la concessione dello stadio di Is Arenas è triennale.
Nel frattempo Cagliari e Palazzo Bacaredda potrebbero continuare e concludere le trattative, e se tutto dovesse andare a buon fine inizierebbero i lavori di demolizione e costruzione del nuovo impianto. Che, come previsto per la Karalis Arena, non avrebbe bisogno di grandi scavi o opere di fondazione: molte parti della struttura sarebbero prefabbricate e assemblate attorno al campo di gioco del Sant'Elia.
Michele Ruffi