Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Gli artisti-creditori a Zedda «Di Benedetto? Prima paghi noi»

Fonte: Sardegna Quotidiano
18 giugno 2012

Lirico

 

PROTESTA I cantanti chiedono al presidente della Fondazione gli arretrati non versati dall’ex sovrintendente, che ora reclama la buonuscita. «Cachet decurtati per venire incontro al teatro»

Tra i tanti temi caldi nell’agenda del sindaco c’è sempre il Teatro lirico di via Sant’Alenixedda. Tra proteste e scioperi si è conclusa in anticipo l’esperienza del sovrintendente Gennaro Di Benedetto, che nei giorni scorsi ha reclamato la sua bonuscita. Una richiesta che non hanno gradito gli artisti che durante il suo mandato e hanno accettato riduzioni dei compensi e slittamenti dei pagamenti per venire incontro ai problemi economici della Fondazione. «Caro sindaco, prima di pagare Di Benedetto, paghi noi!», chiedono in modo esplicito al presidente della Fondazione Massimo Zedda. Che stavolta si ritrova contro il suo motto “Ora tocca a noi”. Tra gli artisti coinvolti c’è anche il tenore cagliaritano Gianluca Floris che si è rivolto al Tribunale per ottenere i suoi soldi ed è partito un decreto di ingiunzione di pagamento che la Fondazione non ha rispettato, e a questo punto si dovrà procedere con un pignoramento verso terzi. «Molti artisti (sia solisti che freelance addetti ai lavori) non ricevono il loro compenso per il lavoro effettuato da 2 anni - scrivono gli artisti indignati - gli spettacoli sono stati fatti, gli artisti hanno rifiutato altri ingaggi, anticipato spese di viaggio e di alloggio, hanno accettato la richiesta da parte di Di Benedetto di pazientare ed essere pagati in ritardo e, con un gesto di grande generosità, di farsi decurtare il cachet per salvare le stagioni 2010, 2011 e 2012: eppure le cose non sono affatto cambiate. Anzi! ». Le critiche contro la gestione Di Benedetto sono sempre state pesanti all’in - terno del Teatro e secondo gli artisti, in pratica, non si meriterebbe di essere pagato per il suo operato. O, almeno, non prima di loro. «Il sovrintendente dovrebbe preoccuparsi di far quadrare i conti prima di procedere ad ingaggi “a vuoto”perché gli artisti non vivono di gloria, hanno bollette da pagare e soprattutto non hanno alcun “paracadute ” sociale. Tuttavia se un artista risulta essere inadatto, non all’altezza del ruolo, viene licenziato senza alcun diritto al compenso - scrivono al sindaco - se il manager non è all’altezza del suo ruolo e crea debiti smisurati, scatenando anche cause per insolvenza verso l’istituzione di cui lei è il presidente, dovrebbe aver almeno il dovere etico di rispettare gli impegni presi con gli artisti e attendere con pazienza il suo turno». Gli artisti, spazientiti, chiedono ora la precedenza per i pagamenti arretrati. «Ci auguriamo che, nell’accogliere questa nostra sollecitazione, lei possa dare avvio ed esempio per l’attuale improcrastinabile lavoro di bonifica necessario al Teatro di Cagliari e al sistema Teatro d’Opera italiano tutto». Marcello Zasso

NOMINA FINO A VENERDÌ PER IL SUO SUCCESSORE

Non è un bando vero e proprio, ma una manifestazione d’interes - se. Entro le 12 di venerdì chi vuole diventare il nuovo sovrintendente della Fondazione lirica ha tempo per presentare la domanda. basta una raccomandanta con ricevuta di ritorno o la consegna a mano in via Sant’Alenixedda per sperare di prendere il difficile compito del dopo-Di Benedetto. Da lunedì scorso, invece, è entrato in carica il nuovo consulente artistico della Fondazione: il direttore del coro Marco Faelli. Sarà lui il punto di riferimento artistico, a titolo gratuito, del presidente Massimo Zedda «per quanto riguarda i dirigenti, i funzionari e tutto il personale del Teatro sia nella gestione quotidiana sia in quella di breve e medio termine della Fondazione». E venerdì al Teatro arrivano “Le nozze di Figaro”.