Argilla espansa sotto piazza D’Armi
Oggi vertice tecnico in Comune per precisare l’intervento volto a proteggere l’area lesionata. Due milioni per tutta la zona
CAGLIARI. Sui modelli della dichiarazione dei redditi 2011 c’è uno spazio dedicato al 5 per mille. Ognuno potrà donarlo a chi vuole. L’amministrazione comunale, seguendo le indicazione di un ordine del giorno approvato dal Consiglio, chiede che sotto la dicitura «sostegno delle attività sociali svolte dal comune di residenza», i cittadini cagliaritani facciano rimanere nel proprio territorio le risorse del 5 per mille, «altrimenti confluirebbero in un fondo generale su base nazionale». Il ricavato sarà utilizzato per una serie di progetti di carattere sociale, su cui «verrà svolta una trasparente attività di rendicontazione».
di Roberto Paracchini wCAGLIARI Un passo avanti per l’area instabile di piazza D’Armi. Oggi vi sarà la messa a punto del progetto di intervento tra l’assessore comunale Mauro Coni (Trasporti) e i tecnici del Municipio. Dopo il «sì» della conferenza dei servizi si è passati alla fase operativa, per la predisposizione dell’appalto. Il problema riguarda sia piazza D’Armi che le vie retrostanti, oggetto di recenti e pericolosi smottamenti e frane. Nel sottosuolo, infatti, vi sono molte cavità che rendono tutta la zona instabile, soprattutto nei casi di intensa pioggia. Quest’ultima, si è visto, funziona come un grimaldello che evidenzia le carenza idrogeologiche della zona. Da un lato c’è la presenza di grotte storiche (Cagliari ha una sua “dimensione” sotterranea molto ampia e ancora non del tutto conosciuta), dall’altro c’è una storia fatta di erosione prodotta dalle perdite avvenute nei decenni da parte sia della pioggia che da una rete idrica colabrodo e solo in parte riqualificata. Il tutto unito alla mancanza di una mappa idrogeologica (e quindi dei relativi rischi) della città. Aspetto a cui si sta ovviando. Da anni, intanto, il comitato degli abitanti della zona chiede che si intervenga. Ora si sta passando alla fase operativa. «La cavità sotto piazza D’Armi è a forma di “8” - spiega l’assessore Coni - uno dei due lobi non crea problemi, mentre l’altro, sì. L’intervento consisterà nel bloccare l’accesso tra i due lobi e nel riempire quello instabile con materiale alleggerito composto da argilla espansa». In pratica verranno immessi nel sottosuolo circa tremila metri cubi di materiale in grado di ridare stabilità all’area. La spesa di questa prima operazione è di 500mila euro. Poi c’è un altro milione e mezzo per le strade che si trovano a monte della piazza (come via Peschiera e via Malfidano). Per queste zone, però, deve essere ancora svolta la conferenza dei servizi, da tenersi entro l’estate. L’appalto per piazza D’Armi dovrebbe essere bandito ai primi del mese prossimo: seguirà i binari accelerati degli interventi di protezione civile. E la società vincitrice del bando dovrà fare i lavori in 8-10 settimane. «Nel frattempo - precisa Fabrizio Marcello, presidente pd della commissione consiliare ai Servizi tecnologici - Abbanoa svolgerà un lavoro di monitoraggio sugli allacci alle condotte dell’area, per individuare eventuali perdite, da sistemare prima degli interventi». ©RIPRODUZIONE RISERVATA