Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Non paghiamo quelle multe»

Fonte: L'Unione Sarda
18 giugno 2012

MARINA. I residenti di via Lepanto annunciano un ricorso in massa alla Prefettura

Rubato il cartello di fine divieto, vigili tratti in errore?

Raffica di multe alle auto in sosta in via Lepanto, i residenti insorgono e annunciano un maxi ricorso al prefetto. All'origine della contestazione, la sparizione del vecchio cartello di “Fine divieto di sosta” che fino a qualche tempo fa c'era, assicurano i multati, ma poi sarebbe stato rubato o si sarebbe staccato da solo per l'usura del tempo. L'assenza del cartello avrebbe tratto in inganno i vigili inducendoli a multare anche le vetture lecitamente parcheggiate.
LA PROTESTA «Nella parte alta di via Lepanto», spiega Daniela Cacciuto, 52 anni, una delle persone multate, «c'è un divieto di sosta che parte da via Torino e si ripete dopo la prima curva. Poi comincia la discesa dritta verso via dei Pisani, dove abbiamo sempre parcheggiato e non è mai stato elevato un solo verbale in cinquant'anni». «Subito dopo la seconda curva», assicura Franca Usai, un'altra residente, «c'era il cartello di “Fine divieto”, ma da un po' quel segnale è scomparso ed è rimasto solo il supporto in ferro. Riteniamo pertanto che le multe, da 39 euro, siano state inflitte ingiustamente». I fatti risalgolono a mercoledì alle 9,30. «Qualcuno ha chiamato il carro-attrezzi per rimuovere, giustamente, un auto parcheggiata in curva», racconta Christian Marcello, centauro multato per presunto divieto di sosta, «tutto bene se non fosse che dopo aver portato via l'auto mal messa, i vigili hanno multato tutti i mezzi parcheggiati sul lato destro fino a via dei Pisani. Un tratto dove a memoria d'uomo i residenti hanno sempre potuto parcheggiare».
LA MARINA «Nel nostro rione trovare un buco libero per la macchina è già un'impresa», hanno detto in coro gli abitanti, «se poi ci si accanisce così, per giunta anche a torto, è davvero la fine». (p.l.)