Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I calcinacci sui passanti

Fonte: L'Unione Sarda
18 giugno 2012

SAN MICHELE. Proteste in via La Somme: «Il Comune ci ha dimenticato»

Un pezzo di cornicione sfiora un bimbo di 7 anni

Tensione alle stelle ieri pomeriggio in via La Somme, nel cuore più povero e disastrato del rione di San Michele. Alle 14,30 un grosso pezzo di cornicione si è improvvisamente staccato dalla facciata di un vecchio stabile comunale mai ristrutturato in oltre mezzo secolo di vita. Un "frammento" di intonaco e cemento del peso di circa 3 chili si è schiantato sul marciapiede sfiorando un bimbo di sette anni che passeggiava insieme alla mamma e alla nonna. Solo per un caso fortunato l'episodio non è sfociato in tragedia.
Subito è esplosa la rabbia dei residenti che sono scesi in strada per protestare contro l'amministrazione comunale, «colpevole - secondo loro - di inerzia verso il tema della ristrutturazione delle case del quartiere».
Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza il cornicione. Parallelamente il personale della Protezione civile comunale, giunto in via La Somme con due mezzi, ha posizionato all'altezza dei numeri civici 2 e 4 una serie di transenne che sono andate ad aggiungersi alle altre barriere metalliche sistemate in passato per analoghi problemi.
LE REAZIONI «La situazione è gravissima», sottolinea il consigliere comunale, Maurizio Porcelli (Pdl), che ha assistito alle operazioni di messa in sicurezza, «in via La Somme ci sono palazzi che cadono a pezzi. Sembrano edifici bombardati di recente, sono rimasto impressionato». Non è tutto. Aggiunge l'esponente del Pdl: «Ho parlato col bimbo sfiorato dalla pioggia di calcinacci e con i suoi familiari. Erano spaventatissimi. Il pezzo di intonaco caduto dall'alto poteva uccidere: parliamo di un pezzo delle dimensioni di una grosso disco e del peso di almeno tre chili».
Un episodio preoccupante. Porcelli ha annunciato che oggi presenta un'interrogazione urgente al sindaco Massimo Zedda, per chiedere che la pratica per l'avvio dei lavori per il restauro delle facciate sia accelerata. «Non c'è tempo da perdere», sostiene il consigliere azzurro, «non escludo che alcune di queste palazzine possano essere sgomberate perché i rischi sono troppi. Ho parlato con i capisquadra dei Vigili del fuoco e della Protezione civile. Anche loro invieranno al sindaco una relazione perentoria che evidenzierà i gravi rischi per l'incolumità delle persone».
RABBIA E POLEMICHE Il portavoce dei residenti, Silvio Pinna, ha annunciato una clamorosa manifestazione di protesta per spingere il Comune «a darsi una mossa». «Bloccheremo viale Monastir all'ora di punta realizzando una barriera con i cassonetti», ha detto bellicoso, «forse così in Giunta si accorgeranno che esistiamo anche noi».
Paolo Loche