Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

CAGLIARI E IL SOGNO DI ESSERE SMART CITY

Fonte: Sardegna Quotidiano
14 giugno 2012

 

di Ferdinando Secchi

Molte città, in tutta Europa, si candidano oggi a divenire città intelligenti: il termine smart, talvolta abusato, rappresenta un’e voluzione del concetto di città del futuro, secondo cui la tecnologia deve essere al servizio dei cittadini e di una migliore qualità di vita nonché di un contesto ambientale più sostenibile, non il contrario. Cagliari tutte ha le potenzialità per aderire e sviluppare questa idea, ma solo con la convinzione e la partecipazione di tutti i protagonisti. Il percorso deve iniziare con l’adesione al patto dei sindaci e dovrà proseguire con una prima fase di ricerca, di concerto con le imprese, i centri di ricerca, i consorzi, i parchi scientifici e tecnologici, sondando la loro volontà di coinvolgimento. Gli obiettivi prioritari da raggiungere per creare una vera città intelligente con una urbanistica sostenibile sono quelli di una gestione ottimizzata delle risorse energetiche e del trasporto, puntando con decisione sulle nuove tecnologie, in modo che l’area urbana diventi il più efficiente possibile, riducendo le emissioni di carbonio, i rifiuti, l’inquinamento e la congestione da traffico. Sotto questo profilo, l’Ue ha target ambiziosi: ridurre le emissioni di Co2 e promuovere fonti rinnovabili ed efficienza energetica entro il 2020. Sino ad oggi a Cagliari abbiamo assistito purtroppo a una tendenza opposta: il progressivo e veloce inurbamento nella nostra città presenta infatti i caratteri del caos e della spontaneità più totali. Un importante punti di trasformazione, su cui si sta lavorando, è quello di tentare la modifica in modo consapevole della mobilità urbana di Cagliari. Ma anche con una diversa gestione delle strutture scolastiche, ovvero portando tutti gli istituti cagliaritani in classe energetica A, si potrebbe ridurre l’attuale spesa complessiva di gestione. Ripensare la qualità degli spazi urbani e, nel complesso, le realtà in cui viviamo quotidianamente rientra alla perfezione nel concetto di smart city. Infatti lo spazio pubblico, fruibile per definizione da tutti, diventa veicolo di un messaggio ambientale che, attraverso la tecnologia, raggiunge la cittadinanza, soprattutto i giovani: quartieri a gestione intelligente, fonti rinnovabili decentrate e centralizzate, eco-building, info-mobilità, nuovi veicoli, reti intelligenti, soluzioni decentrate sono ambiti di sviluppo dall’impatto potenzialmente rivoluzionario sul nostro tessuto urbano. Si tratta di una sfida per la nostra città. La sfida di un’epoca. Una sfida per la ripartenza delle nostre economie. L’amministrazione Zedda è chiamata oggi a governare preoccupandosi non solo di gestire le risorse messe a disposizione a livello centrale, ma cercando di attuare quei comportamenti in grado di reperirne o generarne di nuove, il tutto con un approccio più manageriale di quanto è accaduto in passato. Occorrerà pertanto avere molta attenzione per intercettare i fondi comunitari, in particolare quelli specifici sulle smart city. Horizon 2020, il nuovo Programma Ue di ricerca e innovazione stanzierà ad esempio 80 miliardi di euro, di cui ben 32 saranno dedicati alla risoluzione delle principali problematiche comuni ai cittadini europei: energia sicura, pulita e efficiente, interventi per il clima e l’ambiente, società innovative e sicure, sanità, crescita demografica e benessere, trasporti intelligenti, verdi e integrati. Qualcosa si muove davvero, quindi l’idea di una Cagliari smart city ha tutte le carte per trasformarsi da utopia in una realtà per i cittadini di domani. Consigliere comunale Italia dei Valori