Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Poetto chiuso per amianto parte la bonifica in tre fasi

Fonte: Sardegna Quotidiano
14 giugno 2012

OPERAZIONE PULIZIA

 

IL PIANO Interventi dalla quarta fermata al confine con Quartu La spiaggia sarà divisa in macroaree che saranno interdette per dieci giorni a rotazione. Zedda: ora basta con l’allarmismo

Poetto diviso in lotti, chiuso e ripulito. Partiranno lunedì prossimo i lavori di raccolta e smaltimento dei frammenti di amianto trovati sulla spiaggia dei Centomila. Una scoperta che ha creato non poche preoccupazioni, costringendo il Comune a studiare in tempi rapidi un piano di intervento che, inevitabilmente, cade a ridosso della stagione estiva.

L’ORDINANZA DEL SINDACO Il sindaco Massimo Zedda ha firmato l’ordinanza con cui si dà il via al piano d’intervento per liberare la sabbia dall’eternit. Si procederà in più tempi, con il Poetto suddiviso in tre lotti: dalla Quarta alla Quinta fermata, dallo stabilimento dell’aeronautica fino al vecchio ospedale Marino e da quest ’ultimo fino al confine con Quartu. Le operazioni di raccolta, sono state affidate a una ditta altamente specializzata e costeranno 300 mila euro alle casse comunali. I lavori cominceranno nel tratto tra la Quarta e la Quinta, verranno eseguiti di notte - dalle 22 alle 7 del mattino - e dureranno un massimo di dieci giorni. Per tutta la durata della pulizia, il lotto interessato verrà transennato, interdetto 24 ore su 24 e costantemente sorvegliato. Anche il lungomare sarà chiuso alle auto, con il traffico deviato su un percorso alternativo. Sarà quindi necessaria una nuova viabilità, già allo studio dell’amministrazio - ne. «L’intervento», ha spiegato Zedda, «punta a tranquillizzare bagnanti e operatori commerciali e sarà soprattutto di carattere preventivo». L’amianto è stato trovato principalmente a bordo strada ma la pulizia verrà eseguita su tutta la larghezza della spiaggia, dalla battigia all’asfal - to compreso. I tecnici, protetti da tute, guanti e mascherine lavoreranno alla luce di cellule fotoelettriche che faranno apparire i Poetto come una vasta scena del crimine di quelle che si vedono nelle legal fiction. Solo una suggestione certo, ma dell’eternit tra la sabbia si sta occupando anche la procura che ha aperto un’inchiesta per fare luce sulla vicenda. Il fascicolo, senza ipotesi di reato, è tra le mani del pm Giangiacomo Pilia che ha affidato le indagini ai carabinieri del Noe - nucleo operativo ecologico. Gli uomini del capitano Angelo Murgia, dopo un primo sopralluogo, hanno già iniziato ad acquisire la documentazione disponibile. LE ANALISI E I CHIOSCHI «Vogliamo evitare allarmismi che rischiano di creare un irreparabile danno all’immagine della città e della Sardegna intera», ha sottolineato il sindaco prima di aggiungere che, con il via ai lavori, partiranno anche le analisi dell’Arpas, l’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente. «Ogni giorno – dalle 7 alle 10 del mattino – verranno eseguiti diversi campionamenti che saranno poi analizzati nei laboratori di Oristano, (l’unico in Sardegna attrezzato per le indagini sull’amianto, ndr). Sarà nostra cura diffondere gli esiti quotidianamente o al massimo ogni due giorni». Il piano di lavoro, a cui manca solo l’a p p rovazione definitiva dello Spresal - il servizio della Asl che si occupa di sicurezza sul lavoro – coinvolgerà inevitabilmente anche i chioschetti che solo da poco hanno riaperto le loro attività. Dopo le demolizioni delle strutture abusive e la successiva ricostruzione, ci sarà un nuovo stop. Il Comune sta pensando di ridurre i canoni d’affitto, per cercare di andare incontro alle difficoltà dei 32 operatori commerciali coinvolti nelle operazioni di pulizia dell’arenile.

Maddalena Brunetti

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IL SINDACO: IL VERO OBIETTIVO È TRANQUILLIZZARE LA CITTÀ Senza entrare nel merito delle ipotesi sul perché i frammenti siano presenti in spiaggia («C'è la Procura che già svolge il suo lavoro»), Zedda ha chiarito quale sia l'obiettivo del Comune: «Tranquillizzare la cittadinanza».

IL CEMENTO ASSASSINO ANCHE IN CONSIGLIO REGIONALE In consiglio regionale è stata discussa una mozione, presentata da Francesca Barracciu, per l’applicazione, mai attuata, della legge per danni dall’amianto. I dati sono allarmanti: 850.000 i sardi che hanno lavorato o abitano in zone inquinate dall’amianto.

GLI STABILIMENTI BALNEARI NON COLPITI DALL’ORDINANZA Gli operai della ditta incaricata dal Comune non interverranno alla prima fermata, ma nemmeno nella spiaggia davanti agli stabilimenti balneari del D’Aquila e del Lido e neppure all’interno delle servitù militari.