TRASPORTI. Uno stand dell'Autorità portuale alla fiera mondiale della logistica a Shangai
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Il porto prova ad aggredire il mercato dei container e ambisce a moltiplicare i numeri del "transhipment": «Vogliamo portare al più presto sulle nostre banchine almeno un milione e mezzo di container», annuncia Piergiorgio Massidda, presidente dell'Autorità portuale. Un grande passo avanti rispetto agli attuali 600 mila, che arrivano con 320 navi. E il sogno è ancora più ambizioso: arrivare a 3milioni in un paio d'anni. Le carte giuste ci sono: «Abbiamo i fondali più profondi del Mediterraneo, 16 e 18 metri lungo tutta la banchina del porto canale». E l'intenzione è andare ancora più in profondità.
Cagliari sembra inserirsi di prepotenza nel mercato. Dal 3 al 7 giugno i rappresentanti dello scalo cagliaritano e di Cict sono stati a Shangai. «Per la prima volta abbiamo avuto il nostro stand», racconta Massidda.
Un'ottima vetrina: «Si tratta della più importante fiera internazionale della logistica», aggiunge Valeria Mangiarotti, responsabile marketing del porto cittadino. Tre giorni in cui Massidda, la Mangiarotti e Franco Cupolo, direttore generale di Cict (Cagliari International Container Terminal; società che gestisce il Porto Canale), hanno avuto contatti con la direttrice del terminal crociere d'oltralpe. Cagliari mira a diventare un hub: «Vogliamo rendere il nostro porto la porta d'ingresso per le merci verso l'Africa e quelle che dall'Africa partono verso l'Europa», spiega Massidda. E questo «ci permetterebbe anche di far partire la zona franca», precisa. E sembra che anche la stampa internazionale inizi a prestare attenzione: «La Nd tv - la più grande televisione indiana - ha dedicato al nostro porto ampio spazio nello special sui porti europei», racconta Massidda. Un focus solo su Cagliari e su Amburgo. E a fine anno: «Chiuderemo un accordo con una grande società», annuncia. Per ora il nome rimane un mistero. Ma ci sono altre novità: «Nei giorni scorsi la Contship - principale azionista di Cict- ha anticipato di voler investire ancora su Cagliari», sottolinea il presidente dell'autorità portuale. Progetti ambiziosi per rilanciare il porto cittadino - pur ancora in fase di realizzazione - col sogno di arrivare a numeri imponenti: «Dall'anno prossimo potrebbero arrivare i colossi da 14 mila container», anticipa Massidda.
Cifre alla mano: «Con due gruppi alla settimana parleremo di 28 mila container». E si tradurrebbe in un milione e 500 container in un anno. Ma il futuro è quello delle mega navi da 18mila container. Sembra che il porto cittadino cerchi di risollevarsi dalle ceneri: «Stiamo pagando un prezzo altissimo alla crisi della Tirrenia», dice Massidda: «Attualmente abbiamo tre corse settimanali (Palermo, Napoli, Trapani), e sette corse (Cagliari-Civitavecchia) tutti i giorni», precisa Massidda. Per quanto riguarda il commerciale: «Per ora le navi del transhipment sono 320 con 600 mila container». E poi la Cagliari - Palermo, Livorno, Napoli, Trapani, Vado Ligure, Salerno, Valencia, Civitavecchia.« E annuncia: «Non ci stiamo a guardare vogliamo che Cagliari riprenda il suo ruolo, anche perché il 70 per cento del commercio arriva nella provincia di Cagliari».
Sara Marci