Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Akroama, bilanci e ombre sul futuro

Fonte: Sardegna Quotidiano
11 giugno 2012

TEATRO

 

Tutti a Scuola. Quella d’arte drammatica di Cagliari. Sviluppo, da oltre quindici anni, del percorso di Akroama, sotto la direzione di Lelio Lecis. Ieri al Piccolo Auditorium presentazione delle nuove attività, bilanci e qualche preoccupazione per il futuro. La convenzione con il Comune, per il progetto Scuola d’arte drammatica e la gestione della bomboniera di piazza Dettori, casa della scuola, scade a dicembre. Dieci mesi di attività intensa, finanziati dalle casse regionali e comunali, da ottobre a giugno, discipline che spaziano dalla recitazione alle tecniche di scrittura e messinscena di un testo, alla progettazione e realizzazione di scenografie e costumi. E a luglio è in programma finanziato dalla Provincia, Art Camp, «sul modello dei campus anglosassoni», specifica Lecis, 4 stage per apprendere tecniche specifiche in diverse discipline dello spettacolo. FilmAct, UrbanAct, CostumeAct, MusicalAct. Tecniche di recitazione con l’attrice Lea Karen Gramsdorff. Teatro di strada e capacità di usare al meglio ambienti urbani, monumenti, vie, piazze. Realizzazione di costumi e attrezzi di scena, con, fra gli altri, Marco Nateri. Un laboratorio per i cantanti che vogliano migliorare le proprie performance in canto, gesto, danza e parola, a cura di Johanna May. Dai 17 ai 40 anni, il tutto sul palco del Teatro delle Saline. Lecis ha espresso soddisfazione per i numeri che riguardano l’attività della Scuola. Rispetto allo scorso anno, 40% in più di iscritti, un totale di 180. L’Auditorium di Piazzetta Dettori, gestito ormai da tre anni dalla Scuola, ha ospitato “Cagliari a Teatro”, ”Forma e poesia nel jazz” e altro ancora. Ecco, il Piccolo Auditorium, e la Scuola d’arte drammatica. Qualche punto interrogativo sul futuro c’è. La convenzione con il Comune è in scadenza e ad oggi non si parla di rinnovo. Lecis non vuole fare polemica. «La Scuola rappresenta un forte servizio per la città, con quote di iscizione basse grazie anche all’appoggio del Comune». Ma si chiede: «Dove riusciremmo ad ospitare le attività?». Massimiliano Messina